Uccise il fratello e lo bruciò in fonderia: arrestato a 26 anni dal delitto

Per il delitto Claudio Cominelli era stato condannato a 21 anni di carcere. Ma da diversi anni si era reso irreperibile. L'uomo, pare, era nascosto in un appartamento della città e aveva con sè documenti falsi

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Da sette anni era latitante. Ma l’episodio risale ben a 26 anni fa. E’ stato arrestato giovedì Claudio Cominelli, il 56enne di Caionvico condannato per l’assassinio del fratello Walter.

L’episodio risale alla notte fra il 16 e il 17 settembre 1992. Stando a quanto accertato dai giudici Cominelli era stato certamente coinvolto nell’omicidio del fratello ed aveva poi buttato il cadavere nel forno della fonderia di famiglia (la Valtemper di Caionvico) per far sparire ogni prova. Secondo la sentenza, infatti, Comnelli “era presente sul luogo del delitto, è coinvolto nell’incenerimento del cadavere quindi, in ogni caso condivideva gli intenti di chi ha commesso l’omicidio. E non si può escludere la sua partecipazione al delitto quantomeno a titolo di concorso morale”.

Un episodio che – nell’ipotesi degli investigatori – ricorda per diversi dettagli quello del giallo di Marcheno, anche se in quest’ultimo caso le responsabilità sono ancora tutte da accertare (qui tutte le notizie pubblicate da BsNews sul caso del delitto Bozzoli).

Per il delitto Claudio Cominelli era stato condannato a 21 anni di carcere. Ma da diversi anni si era reso irreperibile. L’uomo, pare, era nascosto in un appartamento della città e aveva con sè documenti falsi.

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