Violentata e costretta a prostituirsi in Mandolossa fa arrestare lo sfruttatore

Era arrivata in Italia con la promessa di diventare una parrucchiera. Invece ha dovuto confrontarsi con la realtà terribile della strada, stuprata ripetutamente, picchiata e obbligata a prostituirsi prima nella Bergamasca e poi in Mandolossa, nel Bresciano

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Si sono prese per i capelli e, nella colluttazione, sarebbe spuntato anche un coltello. La zona industriale di Boario Terme è sempre più calda: ieri pomeriggio, una rissa tra due prostitute nigeriane nell’area dei capannoni tra Angone ed Erbanno, ha rischiato di finire in tragedia dopo che, durante una lite a schiaffi e calci, una delle due è stata ferita leggermente con un coltello. Sull’accaduto indagano i carabinieri della stazione di Darfo e gli agenti della Polizia Locale intervenuti sul posto dopo l’allarme lanciato da alcuni passanti. Secondo una prima ricostruzione, la causa della lite sarebbe collegata a questioni di battuage «esclusivo» sul territorio dove si registra un viavai di clienti a tutte le ore del giorno e della notte.
Prostitute nigeriane, foto generica d'archivio

Era arrivata in Italia con la promessa di diventare una parrucchiera. Invece ha dovuto confrontarsi con la realtà terribile della strada, stuprata ripetutamente, picchiata e obbligata a prostituirsi prima nella Bergamasca e poi in Mandolossa, nel Bresciano.

E’ questa la triste storia di una giovane nigeriana, approdata nella Penisola nel gennaio di quest’anno con una richiesta di asilo politico. Ad aspettarla c’era un connazionale di soli 21 anni, che si è subito trasformato nel suo aguzzino imprigionandola in casa e sottoponendola a qualsiasi tipo di violenza, prima di sbatterla in strada.

Per quasi quattro mesi la giovane ha tollerato le violenze. Poi è riuscita a fuggire dalla sua prigione e a rivolgersi alle forze dell’ordine. Il 21enne è stato quindi arrestato con l’accusa di violenza sessuale, sequestro di persona, induzione e sfruttamento della prostituzione. La giovane, invece, è stata affidata a una comunità protetta, nella speranza riesca a iniziare da lì un percorso per rifarsi una vita.

Dalle dichiarazioni della ragazza sono scattati accertamenti, pedinamenti, riscontri oggettivi e filmati che hanno portato alla luce l’esistenza di una vera e propria tratta di donne costrette a prostituirsi.

IL VIDEO DELLA POLIZIA LOCALE

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