È iniziata questa mattina al villaggio Sereno la serie di momenti informativi che la Lega Nord Brescia organizza in tutti i mercati della città. Lo scopo è quello di sensibilizzare lopinione pubblica in merito al referendum per lautonomia della Lombardia che si svolgerà il 22 ottobre (qui le istruzioni complete per il voto). Stamattina a volantinare al mercato della zona sud della città erano presenti anche lassessore regionale Simona Bordonali e il consigliere Fabio Rolfi:
La Lombardia regala ogni anno allo Stato italiano 54 miliardi di euro. – hanno dichiarato – Vogliamo far conoscere ai cittadini bresciani la situazione della nostra città: mandiamo ogni anno a Roma 1 miliardo di euro in più rispetto a quanto riceviamo in servizi. Per questo saremo quasi ogni giorno a fare informazione tra i mercati. Dobbiamo abbattere il silenzio imbarazzante delle tv nazionali su questo referendum. Il 22 ottobre bisogna votare sì per trattenere sul nostro territorio i soldi delle nostre tasse.
Nei prossimi giorni saranno installati gazebo informativi anche ai mercati del villaggio Prealpino, di Casazza, del quartiere Abba, di Fiumicello, di San Polo e del villaggio Badia.
Ci fa piacere che anche il sindaco di Brescia Del Bono si sia schierato per il sì. – hanno aggiunto – Al momento tuttavia riscontriamo un certo immobilismo da parte sua. Lo invitiamo a essere più attivo. Questo non è un referendum di partito, ma la consultazione di tutti i lombardi, una possibilità unica e irripetibile.
Precisando: il residuo fiscale corrisponde alla differenza tra le entrate complessive regionalizzate (fiscali e contributive) e le spese complessive regionalizzate (al netto di quelle per interessi) delle Amministrazioni pubbliche e la Lombardia (prima in Italia) registra un residuo fiscale annuo positivo pari a circa 54 miliardi di euro, cioè in valore procapite 5.511 euro: ogni cittadino lombardo dà in “solidarietà” al resto del Paese oltre 5.500 euro all’anno. Come qualcuno giustamente osservava, il problema reale non è mettere in discussione la solidarietà alle altre Regioni, ma individuare meccanismi concreti a livello legisltivo che premino le regioni più virtuose soprattutto sul comparto della spesa pubblica, delle inefficienze e degli sprechi e penalizzi le altre. E qui putroppo il referendum del 22 ottobre nulla cambia e nulla cambierebbe soprattutto quando si parla molto improriamente di “trattenere i soldi delle nostre tasse sul nostro territorio”. Personalmente, non andrò a votare.
Vi lamentate voi!!
Ogni anno lo stato italiano, ruba dalle casse dello STATO di Sicilia ben oltre 10 miliardi…
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