Referendum autonomia, Cinquestelle a Maroni: tutto merito nostro

Per il capogruppo in Regione la sperimentazione del voto elettronico è una vittoria del movimento guidato da Grillo e Casaleggio

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Un manifesto che invita a votare per il referendum per l'autonomia lombarda

“Grazie al M5S la sperimentazione sul voto elettronico per il referendum del 22 ottobre è una realtà e rappresenta una grande vittoria per la democrazia, per i cittadini e per la Lombardia. Per l’immediato futuro la possibilità che i cittadini si esprimano con il voto elettronico va ampliata fino alla realizzazione della democrazia diretta; un obiettivo che terrorizza tutti i partiti che hanno dimostrato ampiamente di essere allergici alle urne”, a dirlo è Andrea Fiasconaro, capogruppo del M5S Lombardia. Che subito dopo precisa di chi sono – a suo avviso – i meriti di un’eventuale autonomia lombarda.

“Continuano poi le mistificazioni di Maroni sul referendum e dopo le balle sui miliardi di euro arrivano quelle sul M5S – incalza Fiasconaro – Se dal 22 ottobre si farà qualche passo in avanti in Lombardia sull’autonomia è solo grazie al M5S che, oltre a proporre il quesito e a portare a casa il voto elettronico, sta facendo un lavoro capillare sui territori per smontare le fake news indipendentiste della Lega”.

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31 Commenti

  1. Sul tema della democrazia diretta va fatta una seria riflessione. Non c’è dubbio che una consultazione frequente del popolo sul suo territorio sia positiva, con lo stesso obiettivo con cui in passato si usavano i referendum (oggi ancora frequenti in Svizzera), ma la democrazia richiede anche una rappresentatività che né i sondaggi né il voto elettronico possono, da soli garantire.
    Il mix di democrazia diretta e di democrazia rappresentativa, opportunamente gestito, realizza la democrazia civica, l’unica che può dare solide garanzie.

    • Consultare il popolo frequentemente…per farsi i cavoli propri: così funziona oggi l’istituto refrendario in Italia. E poi si torna alla rappresentanza che in Italia funziona notoriamente come nomina da parte dei partiti delle persone che devono sedere in Parlamento. Come cambiare tutto questo targico andazzo è in realtà un quesito da un miliardo di dollari…

    • Senza dimenticare quello che sta succedendo in Catalogna: quando la gente vuole veramente esprimersi e dà un responso contrario al potere, allora tutti i buoni propositi di democrazia e di vicinanza al popolo vanno a quel paese e la storia si ripete sempre col potere che impone…

  2. non serve un milioni di dollari,ma
    gli elementi specifici della democrazia diretta : leggi di iniziativa popolare, i due referendum della riforma precedente, sondaggi frequenti, il Pres. della Repubblica nominato dal popolo
    e della democrazia rappresentativa : una sola Camera politica gestita da partiti che abbiano un proprio statuto ed una trasparenza di bilanci e di gestione democratica interna, un Senato civico,con poteri particolari espressione delle regioni e di tutte le voci e le eccellenze del Paese. Un regime dove i cittadini abbiano più voce a livello centrale e periferico.

    • Quelle di belli sono riforme come quella dell’abolizione dell’8 per mille: nessuna forza politica ha la volonta’ di attuarle, nonostante quest’ultima sia facilmente attuabile. Quindi, se non riformano lo scandalo del finanziamento statale del clero, figurarsi se riformano camera, senato, ecc…

    • A commento della giusta replica di Belli, il Parlamento ha appena votato la più scandalosa delle leggi elettorali mai partorite dal dopoguerra. E’ il frutto di un calcolo percentuale certosino collegio per collegio (i nuovi collegi maggioritari) per impedire che nella parte maggioritaria possa vincere anche un solo candidato pentastellato, cioè qualcuno del primo partito in Italia. E per la parte proporzionale la blindatura dell’asse PD-Forza Italia è garantita dalle coalizioni e dalla “qualità” delle liste bloccate. Uno schifo, con la sottolineatura che due terzi del Parlamento sarà tassativamente nominato dai partiti: nessuna voce ai cittadini nè a livello centrale nè periferico. All afine ci resterà solo…la presa della Bastiglia…

      • che non avverrà perchè comunque la gente, come è sempre successo in Italia, subisce e si tiene le disgrazie che capitano. Intanto l’elite continua, sotto varie forme (europee, sinistri radicalchic, destre inneggianti patrie, leghe che minacciano ma poi non fanno secessioni, clero che, all’ombra di queste elites si ingrassano e ci succhiano risorse, civici che si nascondono dietro tutti loro per occupare seggioline). Proprio triste il quadro delle popolazioni italiche…

  3. Prima andava fatta una legge per la riforma dei partiti ( ad es. il rigetto Richetti ) Anche un pessimo sistema elettorale sarebbe un po migliore se i partiti fossero riformati, cioè puliti, trasparenti, con gestione interna democratica, rispettosi delle regole, e…

    • Sta chiedendo che i partiti si autoriformino, cioè un’utopia. Come se il parlamento facesse il dimezzamento degli stipendi e l’azzeramento dei rimborsi ai parlamentari, o papa Francesco imponesse l’assoluta povertà al clero…

  4. No, la riforma Righetti era già al punto di arrivo. Non è una operazione impossibile.

    Che cosa c’entra Papa Francesco ?
    Sono certo che se in Australia gli struzzi si ammalassero lei darebbe la colpa al vescovo Monari e al clero, e se in Texas si scatenasse un altro tifone la colpa sarebbe dei preti cattolici e del Vaticano.
    Tutto ciò rende i suoi interventi poco seri per tutti, (anche per gli struzzi !!)

    • Se leggesse meglio quello che ho scritto capirebbe. Ed infatti enfatizza quello che ho scritto dul clero e non quello che ho detto sulle riforme degli emolumenti ai parlamentari. I paragoni non sono il suo forte vedo….

    • Scusi, Belli, ma la cosiddetta riforma Richetti che fine ha fatto ? Mi sembra di ricordare he il PD, arrafattutto e poltronista come pochi, si sia tirato indietro all’ultimo momento per concentrarsi, non a caso, sulla riforma elettorale ad personas (Renzi e Berlusconi) che, su tutto, esciude per gli elettori la possibilità di esprimere liberamante una preferenza sui candidati. Con l’aggravante dei premi alle coalizioni, cioè ad accozzaglie spartitorie vergognose e, notoriamente, foriere di instabilità dei Governi. Una schifezzata che, mi augro, costi cara agli ideatori di un insulto al Parlamentoa sconfessato persino da un inciucista per ecellenza come l’ex Presidente Napolitano.

  5. La riforma Richetti, che aveva raggiunto un risultato positivo, con parere favorevole di più schieramenti, faticosamente raccolti, è stata travolta dalla Riforma costituzionale e poi elettorale. Mi pareva, per quanto avevo letto, di un certo interesse. Dopo di ciò, non ne so molto di più. Ripeto che può essere una strada da ripercorrere, sopratutto se ci fosse un po di pressione popolare o di organizzazioni politiche di varia natura. Personalmente non sono né un partito, né un ente, né ho alle spalle consorterie economiche, finanziarie, sindacali o simili. Sono, nel bene e nel male ” fuori dal coro ” ed il mio impegno è singolo e libero.

    • I problemi del mancato traguardo dellla cosiddetta riforma Richetti erano il ricalcolo con il sitema contributivo dei vitalizi già maturati dai parlamentari e la costituzione di una Gestione Separata ad hoc presso l’INPS: hanno prevalso purtroppo le lamentele di molti beneficiari di privilegi vergognosi ed ingiustificati. Pressione popolare ? Non esiste in Italia, dove le pecore si adeguano da sempre e in silenzio. E in quanto alle voci politiche “di varia natura” ormai ci sono solo i cinquestelle: non a caso l’intero impianto delle riforma elettorale è sostanzialmente “contra pentastellatos”. Il suo pensiero libero, singolo e fuori dal coro le fa onore, Belli: se ne vada subito dai saggi che consigliano (o meglio speravano di consigliare…) Del Bono e la sua Giunta di centrosinistra.

  6. Non sia troppo pessimista e scoraggiante ! L’opinione pubblica è una forza esistente. Va ” risvegliata”
    Il compito di farlo è nelle mani dei movimenti liberi, dei singoli fuori dal coro e dei giovani che, dopo anni di silenzio mi pare stiano ricominciando a interessarsi. Sopratutto i ragazzi che hanno fatto esperienze all’estero.

    Via al lavoro ” risvegliamo i dormienti “

    • Dai allora belli, si candidi e faccia propaganda con tutti i suoi buoni propositi, contro questa politica e risvegli il popolo da secoli dormiente. Ma lasci perdere le sue elite da difendere, altrimenti fara’ la finevdelle solite liste civiche.

    • Temo, Belli che Lei confonda il pessimismo con il realismo. L’opinione pubblica che è larga maggioranza nel paese è oggi, come qualcuno ha già segnalato, formata da un 30-35% di cittadini (elettori, aggiungo io) che rinuncia ad esprimersi democraticamente e prendere qualsiasi posizione perchè disillusa, disincantata, travolta dalla quotidianità fatta di stenti e mancanza di prospettive. Poi c’è un altro 30%, molto arrabbiato, con tantissimi giovani (quelli che hanno bocciato sonoramente il referendum costituzionale renziano nel 2016), che vede nel consenso al Movimento 5 Stelle l’unica speranza di riscatto morale e politico da attuarsi con un voto di protesta anche se “al buio” sotto il profilo della governabilità. I restanti cittadini, in larga minoranza, si “turano il naso” continuando ad esprimersi secondo le proprie consolidate, più o meno vecchie convinzioni politiche. Come questa complessiva e complessa opinione pubblica che lei, Belli, vede “dormiente” (e questi elettori, aggiungo io…) possa essere risvegliata da movimenti (quali e quanti ?), persone libere e fuori dal coro (quali e quante ?), e giovani con esperienze all’estero (quali e quanti ?) è quesito, o meglio rebus, non di poco conto. E non basta una buona dose di speranza, fatto salvo che “spes ultima dea”…

  7. Bresciacittagrande
    Il mondo si costruisce sulla Concretezza, viene spinto dall’Utopia e sarà salvato dalla Bellezza

    • Così parlò al mondo il novello Zarathustra, alias Sandro Belli, appunto un superuomo-oltreuomo, in più concreto, utopista e bello…

  8. Frase composita quella di Bresciacittagrande ( riportata da anni sui vari libretti dell’associazione come generoso stimolo al fare e al riflettere) : dentro sta Dostoevskij, con la sofferenza della Bellezza, sta Ghandi con l’Utopia come spinta morale, ed il frequente richiamo alla Concretezza, simile a quella nei miei confronti di un certo Nostradamus (lui si che usa per se uno pseudonimo altisonante, superoministico.) Di mio, e ancor meno di un mio affiancamento al superuomo, molto,molto poco.
    Namaste.

  9. Molto realistiche e condivisibili le affermazioni di nostradamus. Al contrario di quelle di belli che invita sempre gli altri a muoversi (sulle sue teorie e sulle sue idee s’intende) per migliorare una politica di cui lui fa parte e che, visto quello che ha rappresentato in comune di brescia con del bono, proporrebbe radicalmente diversa (con lui leader naturalmente)….

  10. Grazie per l’incoraggiamento, ma per costituire o per candidarmi in un nuovo movimento veramente civico mi manca l’età idonea, mi manca il tempo dal momento che lavoro tutto il giorno, e sicuramente ci sono possibili leader più capaci e più adatti a gestire un gruppo politico con ambizioni di successo.. Grazie. Il mio prossimo impegno sarà rivolto a Brescia 2030 dal punto di vista urbanistico, innovativo, tecnico…..sempre un po fuori dal coro ..A presto

    • Mi incuriosice sapere il nome di qualche “leader in grado di gestire un gruppo politico con ambizione di successo” qui dalle nostre parti. Ci sono o non ci sono ? Due nomi, per favore ? E poi, Belli, il massimo della curiosità: un civico doc, come appunto lei, come può votare alle tornate nazionali dove il civismo non alberga, ma al massimo il…cinismo, cioè quelo che si profila oggi all’orizzonte con Pd, Forza Italia e Lega Nord in un una grande ammucchiata mascherata da grande coalizione alla tedesca ? Un’ ultima notazione molto seria: nel 2030 quanti anni avrà, ovviamente come urbanista innovativo e sempre fuori dal coro…?

      • E questi farebbero le riforme per il paese, intraminati come sono? Certo, nemmeno i pentastellati si azzardano, per esempio, a riformare e cancellare il finanziamento pubblico al clero attraverso la truffa dell’8 per mille…

        • Alla truffa ben nota, aggiungo anche i 400 milioni di tasse evase che il Vaticano non paga su proprietà ecclesiastiche romane che sono invece adibite ad esercizi commerciali a tutti gli effetti.

          • Ma NESSUNO muove un dito sull’argomento. Tutti intraminati? Paura dell’elettorato? Sono tutti d’accordo con il clero?

  11. Nel 2030, ultra ottantenne,è probabile io sia ” nel vento” per dirla con Guccini, forse potrò vedere qualche prima realizzazione del piano ‘Bresciacittagrande 2030’, come in questi 25 anni ho visto realizzate alcune proposte di Bresciacittagrande 1993 ( data di fondazione dell’associazione.)
    Penso sinceramente che scrivere, fare incontri pubblici, partecipare a gruppi e fare proposte non sia ‘ non metterci la propria persona ‘ oltretutto mettendoci sempre la faccia.
    Ciascuno da’ alla comunità ciò che può
    Namaste

    • Appunto perchè ciascuno dà alla comunità ciò che può, il civismo negli anni ha dato questi risultati. Quello di cui ha bisogno la gente sono riforme vere e radicali che però dalla politica non arrivano perchè i professionisti del mestiere lo fanno per crearsi una posizione (come il clero lo fa di mestiere e non per carità e aiuto verso il prossimo), il civico lo fa col tempo che ha, che non è sufficiente, e tutto rimane come prima.

      • Vero. Dalla politica arrivano zero cambiamenti radicali e zero riforme struttturali perchè verrebbe ad essere messo in discussione il sistema di potere “eterno” sul quale la pollitica si regge e di cui si autoalimenta. Ecco perchè l’unico auspicio, un po’ doloroso ed estremo, è che si giunga ad un tale livello di disgusto e di rifiuto della situazione paludosa, irreversibile e inciucista che l’attuale casta politica offre quotidianamente (vedasi la scandalosa legge elettorale partorita per l’ennesima volta in base a “come cambia il vento” per il duo Renzi-Berlusconi) da produrre risultati clamorosi alla prossima chiamata nazionale alle urne: “Muoia Sansone con tutti i Filistei”…

        • Eppure dal medioevo e dal potere di aristocrazia e clero ci siamo, in qualche maniera, affrancati. Forse la molla è la lotta contro la povertà? Forse se si debellasse questa disgrazia allora saremmo davvero tutti più liberi e la società sarebbe più democratica? Non so trovare una soluzione chiara al dilemma…

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