Ancora fatture false, ancora Brescia al centro. Sono quattro, infatti, i residenti nella nostra provincia coinvolti in un’indagine della Guardia di finanza di Bergamo su un presunto giro di fatture false da 104 milioni di euro.
Nel mirino delle fiamme gialle sono così finiti E.B., bergamasca residente a Capriolo, M.T. di Palazzolo, E.P. di Ome e L.A. di Adro, accusati a vario titolo di essere coinvolti nella frode verso il fisco.
Il sistema messo in piedi dai registi dell’operazione è il solito (a settembre la Finanza aveva scoperto un giro di fatture false per 300 milioni a Brescia): quello dell’utilizzo di società cartiere – cioè di fatto esistenti solo sulla carta – per far figurare uscite maggiori del reale ed evadere le imposte. Le società sono solitamente intestate a nullatenenti, soggetti disagiati, malati terminali o pluripregiudicati. Sono 28 quelle coinvolte in questa indagine.