Fabbrica 4.0: tra mito, propaganda e realtà | di Ivan Losio*

Il dibattito sull’industria 4,0 ha portato alla ribalta le riflessioni su cosa significhi essere una PMI di successo ed il ruolo che l’innovazione tecnologica ricopre per garantire tale successo nel tempo

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Ivan Losio, amministratore delegato di SEI Consulting Brescia
Ivan Losio, amministratore delegato di SEI Consulting Brescia

di Ivan Losio* – Il dibattito sull’industria 4,0 ha portato alla ribalta le riflessioni su cosa significhi essere una PMI di successo ed il ruolo che l’innovazione tecnologica ricopre per garantire tale successo nel tempo.

In particolare nel tessuto imprenditoriale italiano, in cui Brescia è da ritenersi un’eccellenza (la nostra è la prima provincia industriale in Europa, seconda in Lombardia per PIL, terza in Italia nel manifatturiero), la riflessione va declinata sulla vita delle Piccole e Medie imprese che hanno caratteristiche solo in parte «mutuabili» rispetto alle multinazionali.

In cosa consisterà realmente questa “quarta rivoluzione industriale” e quale impatto avrà sulle nostre imprese? Ha senso per le PMI investire in tecnologie abilitanti 4.0  irrigidendo la struttura finanziaria con il pericolo poi che il mercato vada in una direzione differente? Oppure sarebbe meglio investire sul Know how del personale, sulla componente servizio che accompagna il prodotto, sulla tecnologia applicata ai processi o ai prodotti ( quale per esempio lo sviluppo di internet of things)?

Partendo dal dato di fatto che i presidi competitivi di lungo periodo non esistono sostanzialmente più, le aziende di successo sono  quelle in grado di sfruttare al meglio i presidi «transitori» e ripensare periodicamente il proprio modello di business. Per una piccola realtà significa dunque mantenersi quanto più flessibile, così da poter cambiare rapidamente andando incontro alle esigenze mutevoli del mercato, con un approccio modulare agli investimenti .

A mio avviso le nuove tecnologie dell’industria 4.0 porteranno benefici concreti laddove saranno in grado di ridefinire i modelli della Supply Chain (con la riduzione dei costi logistici), di revisionare le strategie di approccio mercato (rispondendo alla richiesta di customizzazione e servitizzazione), di aumentare la produttività grazie alla riorganizzazione (che consentirà di liberare risorse – finanziarie ma soprattutto umane – chiave per l’innovazione).

Le nostre PMI hanno già fatto molto in ambito di automazione di processi industriali e di robotizzazione. Vi sono però spazi di manovra importanti in termini di Integrazione fabbrica- uffici, di gestione/utilizzo delle informazioni, di incremento dell’efficienza. Per questo ritengo che l’Industria 4.0 debba significare un mix di nuovi modelli di organizzazione aziendale e di nuove competenze.

Da tutte queste riflessioni SEI Consulting, insieme ad oltre 30 partner industriali e tecnologici, ha creato Sfida Italia 4.0, una digital factory allestita su 1000 mq alle porte di Brescia, che racchiude aree progetti e mini fabbriche dedicate al training esperienziale in cui conoscere, capire ed applicare le logiche del 4.0, applicando metodo e tecnologie per raggiungere l’eccellenza nella fabbrica e nell’ufficio.

La nostra idea di trasformazione digitale ha al centro le persone, oltre che le tecnologie. Sfida Italia 4.0 intende essere dunque un luogo in cui sviluppare le competenze professionali e le soft skill per andare incontro al futuro.

Il progetto, sviluppato grazie all’intensa cooperazione tra istituzioni locali, imprese industriali, società di servizi avanzati e l’Università degli Studi di Brescia, è dedicato alle piccole e medie imprese e alle scuole. Inauguriamo il 16 novembre.

 * CEO di Sei Consulting

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