Cena stellata per più deboli con il contributo del Rotary di Desenzano

Il Rotary Club Salò e Desenzano del Garda sostiene la terza edizione di “T’invito a cena”, iniziativa rivolta a quanti fanno più fatica a causa di povertà e disagi sociali, un’occasione stellata per stare insieme in prossimità delle feste di Natale

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Cena stellata promossa dal Rotary di Desenzano del Garda e Salò per i più deboli
Cena stellata promossa dal Rotary di Desenzano del Garda e Salò per i più deboli

Il Rotary Club Salò e Desenzano del Garda sostiene la terza edizione di “T’invito a cena”, iniziativa  rivolta a quanti fanno più fatica a causa di povertà e disagi sociali, un’occasione stellata per stare insieme in prossimità delle feste di Natale. Il nuovo service del Rotary Club gardesano è stato presentato martedì 14 novembre, in occasione di una serata conviviale presso il Park Hotel, a Desenzano.

Solidarietà e socialità. Due valori che sono nel dna del Rotary, espressione dello spirito di servizio che contraddistingue l’operato di un club sempre attento ai bisogni del territorio. «Per questa ragione – dice il presidente del Rotary Club Salò e Desenzano del Garda, Colin Hardiman – abbiamo aderito con entusiasmo alla proposta avanzata da Giuliana Ghidini Zaglio e Orietta Mizzaro di sostenere attivamente “T’invito a cena”. Lo facciamo con un contributo e veicolando l’iniziativa». Tant’è che altri Club, come il Rotary Valtrompia, hanno già manifestato concretamente la loro vicinanza.

La terza edizione di “T’invito a cena” è in programma il 18 dicembre al Palabanco di Brescia, il Gran Teatro Morato di via San Zeno, dove dieci chef stellati cucineranno, lavoreranno e serviranno una cena per 500 commensali, persone o famiglie in difficoltà, che siederanno a tavola con quanti da tempo s’impegnano ad assisterli, ascoltarli, aiutarli a trovare un lavoro. Non un pasto «per i poveri», sottolineano gli organizzatori, ma una partecipata festa di condivisione.

A cucinare per questa grande festa ci saranno chef stellati e maestri della cucina come Philippe Léveillé (Miramonti L’altro), Massimo Fezzardi (Esplanade), Riccardo Camanini (Lido 84), Stefano Cerveni (Due Colombe), Fabio Mazzolini (Dalie e Fagioli), Zeno Moretti (Nablus), Carmelo Di Novo (Pasticceria Di Novo). Direzione di sala affidata a Roberto Cosentino (Officina Eventi).

«L’iniziativa – spiega Paolo Casari, coordinatore di “T’invito a cena – vede collaborare diverse associazioni impegnate nell’accoglienza, che si sono unite per dare risposte a un’urgenza profonda. Invitiamo al tavolo persone meno fortunate, ma che hanno lo stesso nostro bisogno di felicità. Tutto questo è possibile grazie all’impegno e alla generosità di molti che, come il Rotary Club Salò e Desenzano, esprimono con un gesto di condivisione il valore dell’accoglienza e dell’attenzione a chi si trova in condizioni di difficoltà».

Per la realizzazione dell’evento serve un sostegno grandioso da parte degli chef, così come degli sponsor e dei 250 volontari, soprattutto giovani, che indosseranno il “grembiule della solidarietà” e che renderanno possibile una serata che non ha la pretesa di risolvere i problemi di tutti, ma vuole essere una testimonianza di accoglienza e di condivisione.

«Per una volta – spiega Giorgio Cotelli, direttore della Caritas diocesana – ai poveri si dà l’eccellenza, e non quello che avanza, come avviene di solito. Il 18 dicembre daremo da mangiare a  500 persone, ma saranno loro ad alimentare noi: al centro dell’iniziativa ci sono infatti le relazioni e le storie di cui ogni giorno ci nutriamo».

Guido Malinverno, sindaco di Desenzano, da sempre impegnato nell’associazionismo e nel volontariato, nel ringraziare il Rotary Club della sua città per il service promosso ha detto che «è giunto il momento che anche le Amministrazioni comunali si mettano in gioco sul tema della marginalità. I Comuni, anche in forma consorziata, dovrebbero individuare luoghi di prima accoglienza invece di demandare la questione alla Caritas»

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