Olindo Romano e Rosa Bazzi, martedì mattina (domani), saranno al Palagiustizia di Brescia. Ed è facile immaginare che grande sarà il clamore mediatico per la loro presenza, visto che la cosiddetta strage di Erba è stato uno dei casi più discussi degli ultimi anni in Italia.
Olindo e Rosa sono stati condannati a 26 anni di carcere (in via definitiva) per l’omicidio avvenuto nel piccolo Comune della provincia di Como l’11 dicembre del 2006, quando – dopo aver fatto irruzione nella casa dei vicini – uccisero Raffaella Castagna, il figlio di due anni Youssef, la madre della Castagna Paola Galli e un’altra vicina, Valeria Cherubini. Cercando poi di dare fuoco a tutte le prove. Miracolosamente, invece, sopravvisse il marito della Cherubini, Mario Frigerio, che si salvò solo per una malformazione congenita della carotide, diventando poi il principale accusatore della coppia.
I due avevano prima parzialmente confessato e poi ritrattato, dichiarandosi innocenti. Martedì mattina, secondo quanto ricorda anche il giornale di Brescia on line, Olindo e Rosa saranno davanti alla corte d’appello di Brescia: lì si deciderà se – come chiesto dalla difesa dei coniugi – disporre l’incidente probatorio su alcuni reperti trovati sulla scena del delitto e mai analizzati (tra cui un accendino, alcuni peli e un mazzo di chiavi).