Martedì torna il consiglio regionale, con dieci nuovi progetti di legge

La seduta si aprirà con la discussione della quarta e ultima parte della riforma regionale del sistema socio-sanitario relativa al ruolo e al rapporto con le Università

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Sala Consiglio Regione Lombardia
Sala Consiglio Regione Lombardia

Seduta di Consiglio regionale con molti punti all’ordine del giorno e ben 10 progetti di legge in esame quella convocata dal Presidente Raffaele Cattaneo per martedì 28 novembre dalle ore 10 alle ore 20.
La seduta si aprirà con la discussione della quarta e ultima parte della riforma regionale del sistema socio-sanitario relativa al ruolo e al rapporto con le Università (relatore Angelo Capelli, Lombardia Popolare), che introduce per la prima volta in via sperimentale la possibilità di una autonomia progressiva durante il percorso di formazione dei medici specializzandi e mette i poli universitari al centro della rete formativa. In Commissione Sanità, con voto unanime, era stato stabilito di stralciare la parte relativa alle attività dei servizi necrofori e cimiteriali, inizialmente compresa nel testo, che sarà invece oggetto di uno specifico progetto di legge.
Seguirà l’esame di un progetto di legge che adegua la normativa regionale a nuove misure di semplificazione e modifica delle procedure amministrative contenute in alcuni recenti decreti legislativi (relatore Lino Fossati, Lista Maroni Presidente).
Il Consiglio discuterà quindi il progetto di legge che introduce nuove norme per la mitigazione degli effetti delle crisi idriche sul settore agricolo. Il provvedimento, di cui è relatrice Silvia Piani (Lega Nord), si propone di ridurre e contenere gli effetti delle crisi idriche sul settore agricolo con la realizzazione di bacini per l’accumulo di acque piovane da destinare all’uso irriguo. Sempre in materia agricola, all’ordine del giorno anche il progetto di legge sull’agricoltura sociale (relatore Marco Carra, Partito Democratico), che intende promuovere una forma di agricoltura in grado di fornire in modo continuativo, oltre all’attività agricola, anche servizi rivolti all’integrazione sociale e al reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati come ex detenuti, ex alcolisti, ex tossicodipendenti, malati psichici e persone diversamente abili.

Numerosi i progetti di legge all’esame dell’Aula regionale che riguardano fusioni di Comuni: la prima ad essere votata sarà l’istituzione del Comune di Castelgerundo (1.506 abitanti), che nasce dalla fusione dei Comuni di Camairago e Cavacurta (Lodi); Centro Valle d’Intelvi (3.454 abitanti) è il nome del nuovo Comune che nascerà dalla fusione di Casasco d’IntelviCastiglione d’IntelviSan Fedele d’Intelvi in provincia di Como; dalla fusione dei Comuni di Introzzo,Tremenico, Vestreno (Lecco) nascerà Valvarrone che avrà una popolazione di 3.607 abitanti, mentre la fusione dei Comuni di Pieve di Coriano, Revere e Villa Poma (Mantova) porterà alla nascita di Borgo Mantovano che avrà 5.579 abitanti.
Per quanto riguarda invece i progetti di fusione dei Comuni di Cernobbio, Moltrasio e Carate Urio e di Albiolo, Rodero e Valmorea, tutti in provincia di Como, il Consiglio regionale delibererà il non passaggio all’esame a seguito al risultati del referendum che ha visto la popolazione esprimersi contro l’ipotesi di accorpamento (2699 no su 4308 votanti nel primo caso e 1780 no su 3475 votanti nel secondo).
In conclusione di seduta è previsto l’esame e il voto della Risoluzione che accompagna il Defr, il Documento di economia e finanza regionale, di cui è relatore il Presidente della Commissione Bilancio Alessandro Colucci (Lombardia Popolare).

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