Con una nota, Confagricoltura esprime soddisfazione per il rinnovo dell’autorizzazione per cinque anni del glifosato, il più diffuso erbicida nelle coltivazioni agricole. Una decisione presa dagli Stati europei (18 paesi a favore e 9 contrari, tra cui Italia e Francia) nonostante l’agenzia mondiale per la ricerca sul cancro l’abbia inserito tra le sostanze probabilmente cancerogene.
Ma per Confagricoltura – secondo la nota nazionale diffusa dal presidente bresciano, Francesco Martinoni, e dal direttore Gabriele Trebeschi – le cose sono ben diverse.
Sono state recepite le nostre richieste, espresse a livello europeo, di tener conto dei pareri degli organi scientifici che hanno il compito di verificare la nocività per la salute umana della sostanza, ha commentato Confagricoltura. Una scelta che ha “evitato di rendere meno competitive le imprese agricole, in relazione alla diminuzione delle rese e allaumento dei costi di gestione, rispetto alle aziende di Paesi extra UE, dove la sostanza è comunque ammessa. Per Confagricultura si tratta di una notizia positiva non solo dal punto di vista economico, ma anche ambientale, visto che il glifosate è utilizzato nelle tecniche di agricoltura conservativa (semina diretta, minima lavorazione, ecc.), apportando benefici come la diminuzione delle emissioni di CO2, una minor erosione del suolo, un maggior contenuto di sostanza organica, trattenendo maggiormente lacqua nel suolo ed aumentando le capacità di stoccaggio del carbonio. Ora ha concluso lOrganizzazione degli imprenditori agricoli – a tutti i livelli occorre prendere atto di questa decisione ed operare affinché sia pienamente applicata anche nel nostro Paese, senza introdurre ulteriori limitazioni o divieti rispetto a quanto verrà indicato dalla Commissione Europea.