Autostrada della Valtrompia, Legambiente: usate quei soldi per ponti e gallerie

Per gli ambientalisti non è un’opera pubblica pagata con risorse private, ma un’opera pubblica inutile o certamente non prioritaria pagata da risorse pubbliche

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Dario Balotta di Legambiente
Dario Balotta di Legambiente
“Il nuovo ricorso dell’ANAS al Tar contro la revisione dei prezzi della Valtrompia proposta dal commissario regionale, dimostra che l’azienda delle strade non è disposta a pagare un pesante costo aggiuntivo  per un’opera non strategica”. A dirlo in una nota è Dario Balotta, responsabile trasporti Legambiente Lombardia, che torna ad attaccare sul raccordo valtrumplino (qui una delle ultime prese di posizione, in seguito all’appello di Aib).
La Valtrompia”, incalza, “non  è un’opera pubblica pagata con risorse private come sostiene il presidente della provincia di Brescia. E’ un’opera pubblica inutile o certamente  non prioritaria pagata da risorse pubbliche. Va ricordato al presidente della provincia di Brescia che i 258 milioni di risorse girate all’Anas che provengono dalla Serenissima lo sono state in cambio della proroga della concessione pubblica della Brescia Padova fino al 2026. E’ come se si considerassero private le risorse comunali provenienti da IMU e TASI (pagate dai privati cittadini) o quelle incamerate per  gli oneri di urbanizzazione quando si costruisce una casa o un capannone. Quindi – conclude – sono risorse pubbliche a tutti gli effetti”.
Legambiente, ancora, propone di destinare le risorse dell’autostrada ad altro. “Tale somma – si legge in un comunicato – sarebbe prioritario utilizzarla per  manutenere e mettere in sicurezza  i 450  ponti e i 40 km di gallerie disastrati del territorio bresciano e per riasfaltare le strade della provincia di Brescia. Questo cambio di destinazione sarebbe un esempio virtuoso di autonomia per la gestione efficiente delle poche risorse che arrivano sul territorio per le strade. Ovviamente questi lavori e non la galleria della Concesio-Sarezzo sarebbero effettuati dal vecchio vincitore di gara del 2007 Salini, che quindi avrebbe salvaguardato il suo diritto ad eseguire lavori vinti con gara come è giusto che sia. Così come è giusto che, se le risorse sono scarse, vengano utilizzate dove ce n’è veramente bisogno e non per pagare vecchi errori di programmazione”.
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