In virtù di due veementi accelerazioni lAn Brescia centra la settima vittoria in altrettante giornate di campionato: a Mompiano, i ragazzi di Sandro Bovo superano il Bogliasco Bene per 16 a 12 (5-1, 3-5, 4-2, 4-4, i parziali). Davvero coriacea la formazione di Bettini che, almeno oggi, ha dimostrato di non meritare il penultimo posto in classifica. Al di là della significativa prova degli ospiti, in casa An, hanno senzaltro pesato le fatiche accumulate nel tiratissimo e molto amaro match di Champions, in ogni caso, la sfida odierna non è mai scappata di mano e, nel dettaglio, è stata risolta grazie agli allunghi piazzati nella prima frazione (con i cinque gol consecutivi di Guerrato, Janovic, la doppietta di Rizzo e ancora Janovic), che è valso il 5 a 1 al primo intervallo, e poi nel terzo tempo, con le reti in sequenza di Vukcevic, Rizzo e Muslim, per l11 a 6 che, di fatto, ha chiuso i conti. Al sette bresciano, il turno odierno è servito, ovviamente, per confermare la prima posizione in graduatoria, ma anche per recuperare le energie necessarie per inoltrarsi in un periodo con tanti impegni ravvicinati nel tempo: davanti allintraprendenza dei bogliaschini, qualche calo di concentrazione cè stato, ma nulla di preoccupante. A proposito di recupero di forze, coach Bovo ha lasciato a riposo capitan Presciutti e Del Lungo, riservando un ampio minutaggio ai giovani Morretti, Guidi (per la prima volta in acqua come avversario del Bogliasco), Guerrato e Manzi.
«In vita mia, non mi era mai capitato commenta Mario Guidi di giocare contro Bogliasco e, fino al fischio dinizio, la cosa mi ha fatto pensare parecchio. Però, già dalla prima azione, tutto è svanito e tutta lattenzione è andata su quello che dovevo fare. Comunque, è stato bello ritrovare gli amici ex-compagni, li ho visti molto volentieri e non poteva essere altrimenti: a Bogliasco, son nato e cresciuto come pallanuotista e devo ringraziare la società ligure se oggi mi ritrovo in una squadra come lAn. Riguardo alla partita, abbiamo preso un po troppi gol, ma limportante era vincere e, anche se tutto non è filato liscio, va bene così».