Champions, l’An Brescia batte anche l’Orvosi Budapest

Ben messa in acqua, solida in ogni situazione e con una grande voglia di vincere: in casa dell’Orvosi, nella quarta giornata del girone A di Champions League, l’An Brescia fa valere il suo potenziale imponendosi per 8 a 6 (1-1, 2-3, 2-0, 3-2, i parziali)

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Ben messa in acqua, solida in ogni situazione e con una grande voglia di vincere: in casa dell’Orvosi, nella quarta giornata del girone A di Champions League, l’An Brescia fa valere il suo potenziale imponendosi per 8 a 6 (1-1, 2-3, 2-0, 3-2, i parziali). Nella difficile trasferta di Budapest, i ragazzi di Sandro Bovo sfoderano una prestazione maiuscola combinando il giusto mix di inossidabile determinazione, qualità tecnico-tattiche e prontezza nell’adattarsi a una direzione di gara ben lontana dagli standard del campionato italiano. In avvio di match e fino al cambio di panchine, non tutto fila liscio (2 su 6 le superiorità e 2 su 4 le inferiorità) e i biancazzurri sono costretti ad inseguire (3 a 4 il punteggio per i magiari); ma davanti alle difficoltà (le prime tre superiorità del terzo tempo, vanno a vuoto), l’An non si scompone e, con fermezza, concretizza una seconda metà di partita, pressochè perfetta, prima, con i due importantissimi gol con l’uomo in più (capitan Presciutti e Vukcevic), e poi allungando grazie alla pregevole invenzione di Bertoli (entrata, resistenza alla carica del difensore e portiere superato con una millimetrica palomba), e ai due ottimi sigilli (alzo-tiro dai 5 metri e beduina da boa) di un Muslim che, anche se non ancora al cento per cento, ha creato seri problemi alla retroguardia dell’Orvosi. Nell’ambito di un raggruppamento molto equilibrato (l’odierno pareggio tra Jug e Barceloneta fa sì che sei squadre si distribuiscano in 5 punti), da parte del sette bresciano, era fondamentale fare punti oggi e il compito è stato eseguito nel modo migliore.

«Tatticamente – dichiara il presidente, Andrea Malchiodi, che ha seguito la squadra dalla panchina – siamo stati quasi inappuntabili. A questo, si è aggiunta una straordinaria voglia di vincere: anche quando ci siamo trovati sotto, la convinzione non è mai venuta meno, si vedeva che ce l’avremmo fatta. Vincere in casa dell’Osc è roba da grandi squadre e se giochiamo così, possiamo battere chiunque».

«Sono decisamente contento – dice coach Bovo -, abbiamo giocato bene, sia dietro che davanti. In inferiorità, abbiamo aggredito bene il pallone, nelle superiorità non abbiamo brillato ma abbiamo segnato in quelle importanti. Dei gol presi, un paio erano evitabili, non siamo stati reattivi come dovevamo, in ogni caso, la prestazione difensiva è stata davvero buona, con un Del Lungo in evidenza. Nei momenti clou, è venuto fuori il carattere del gruppo e si è vista l’importanza che può avere Muslim nell’economia del nostro gioco; la performance di stasera ci deve far prendere coscienza di quello che possiamo realmente fare».

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