Continua ad essere scottante la situazione del Pd camuno in vista del voto. Nell’ultima tornata elettorale per la Regione, infatti, l’elezione – a suon di preferenze – di Corrado Tomasi aveva sorpreso tutti, e non erano mancate le accuse da parte dei compagni di partito che non sono riusciti a centrare il seggio al Pirellone.
Stavolta Tomasi ha deciso di farsi da parte, reinventandosi un ruolo da regista di una nuova lista (Lombardia per le autonomie) che – in caso di vittoria di Gori – potrebbe consegnargli il ruolo di sottosegretario con delega alla montagna (le sue preferenze potrebbero andare a Oliviero Valzelli, presidente di Comunità montana e Bim, e a Sandro Farisoglio, sindaco di Breno).
Ma nel Pd la contesa per i pochi posti disponibili, tra Parlamento e Regione, è stata anche stavolta particolarmente accesa. Durante una riunione conclusa in notturna, infatti, – secondo quanto riportato dal Corriere – i vertici del partito in valle sono arrivati alla conta e hanno indicato come scelta di punta (per Roma) l’ex sindaco di Ponte di Legno Mario Bezzi (28 preferenze). Mentre solo al secondo posto si è collocata la deputata uscente (franceschiniana di ferro) Marina Berlinghieri con 18 voti.
Insomma, Bezzi avrà più chance di Berlinghieri di finire nei pochissimi posti che garantiscono l’elezione (tre a Roma, salvo sorprese, e due in Regione, salvo preferenze). Ma di mezzo ci sono le quote rosa, i padrini politici e tanti altri fattori, che potrebbero ribaltare la situazione deludendo le attese di molti.