Mandato di cattura per spaccio: la Polizia lo trova al bar della Stazione

Nell’ambito dei quotidiani servizi di controllo del territorio, la Polizia di Stato ha arrestato due cittadini stranieri. Con un caso emblematico.

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Polizia, foto generica

Nell’ambito dei quotidiani servizi di controllo del territorio, la Polizia di Stato ha arrestato due cittadini stranieri. Con un caso emblematico.

Nella mattinata, infatti, è stata data esecuzione ad un aggravamento di misura cautelare a carico di un cittadino tunisino, arrestato due volte nel mese di dicembre da personale della Questura per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. In seguito all’emissione del provvedimento di carcerazione, lo straniero aveva fatto perdere le sue tracce, finché ieri è stato individuato da poliziotti della Squadra Volante in via Solferino. Alla vista degli agenti, il quarantenne ha provato a nascondersi all’interno di un bar dove è stato subito raggiunto ed arrestato. Il tunisino, C.R., era stato ripreso in video nel servizio del Tg Satirico “Striscia la notizia”, relativo al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nella zona della stazione ferroviaria di Brescia. In particolare faceva parte del gruppo in cui è stato individuato anche lo spacciatore algerino espulso lo scorso 16 dicembre.

Nel pomeriggio di ieri, personale del Reparto Prevenzione Crimine, in ausilio a personale della Questura, ha arrestato un cittadino marocchino, irregolare sul territorio nazionale, per resistenza a Pubblico Ufficiale e detenzione di sostanza  stupefacente.

I poliziotti lo hanno fermato per un controllo nei pressi della stazione degli autobus di via Solferino e lo hanno trovato in possesso di due stecche di hashish. Al termine del controllo, all’atto di essere accompagnato in Questura, si è divincolato dagli agenti, spintonandoli e tentando la fuga, presto conclusasi una volta raggiunto ed immobilizzato. Anche per quest’ultimo, E.B.,  venticinquenne,  in direttissima questa mattina, convalidato l’arresto, disposto il divieto di dimora a Brescia e concesso il nulla osta all’espulsione con accompagnamento in frontiera.

L’Ufficio Immigrazione della Questura nelle ultime settimane ha istruito accompagnamenti in frontiera ed espulsioni per diversi cittadini extracomunitari, effettuati con la materiale collaborazione dei presidi dell’Arma dei Carabinieri competenti.

Un venticinquenne marocchino, E.G., già sottoposto agli arresti domiciliari per maltrattamenti in famiglia, in particolare nei confronti della sorella, è stato arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti dai Carabinieri di Tavernole sul Mella. L’ufficio Immigrazione ha ottenuto il nulla osta all’espulsione e ne ha disposto l’accompagnamento in frontiera, eseguito ieri da personale dell’Arma dei Carabinieri.

Ad un cittadino Albanese, L.R. del 1989, sono stati revocati gli arresti domiciliari per decorrenza dei termini ed è stato espulso con accompagnamento alla frontiera eseguito in data 15 gennaio dai Carabinieri di S. Faustino.

Per quanto riguarda i cittadini extracomunitari detenuti in carcere, quando la loro pena residua è inferiore ai due anni, il magistrato di sorveglianza può disporre l’espulsione come misura alternativa alla detenzione in carcere. Per coloro che vengono sottoposti a questo tipo di espulsione, è previsto il divieto di reingresso sul territorio Italiano per dieci anni.Così è successo recentemente in due casi.

Il 4 gennaio personale della Questura ha accompagnato in frontiera un Tunisino, A.A.,  del 1978, già sottoposto alla pena della reclusione in carcere per reati in materia di stupefacenti. In data 11 gennaio è stata eseguita l’espulsione per  un cittadino algerino, F.A., di 35 anni, detenuto da due anni e mezzo anch’esso per reati in materia di stupefacenti.

 

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