La nottata ha portato altri stravolgimenti nelle liste del Partito Democratico per Camera e Senato. I democratici bresciani – contenti o delusi che fossero – ieri apparivano certi del quadro che consegnava ad Alfredo Bazoli l’unica candidatura sicura e a Galperti un posto in caso di dimissioni obbligate della siciliana Francesca Raciti (con Vivenzi a sudarsi un posto nell’uninominale). Con l’orlandiana Miriam Cominelli fuori (e in corsa per le Regionali) nella logica di premiare solo le correnti alleate a Renzi.
Invece le liste pubblicate stamane sul sito nazionale del Pd (sempre che non si tratti di un clamoroso refuso) confermano solo una cosa: Renzi ha compilato gli elenchi senza tenere in conto le istanze del territorio. Nottetempo, infatti, dal collegio proporzionale bresciano è sparita l’ “intrusa” siciliana ed è ricomparsa Marina Berlinghieri. Cosa è successo? I rumors danno per scontato l’intervento di Dario Franceschini. Ma al momento l’unica certezza è che ancora una volta la decisione di Roma scavalca le indicazioni dei territori (la Valcamonica aveva puntato su Bezzi), che avevano indicato in Alfredo Bazoli, Miriam Cominelli e Guido Galperti i tre nomi della leonessa.
Per quanto riguarda gli altri candidati nell’uninominale (fuori anche il Galpertiano Ottelli nelle valli) i nomi sono: Vicenzi in città, Giovanna Benini nel collegio di Lumezzane, Maria Chiara Soldini sul Garda e l’ex grillina Mara Mucci a Palazzolo sull’Oglio. Per il Senato, invece, il Pd candida due non Pd: Ignazio Messina (in quota Italia dei valori) su Brescia e Lorenzo Cinquepalmi (in quota dei socialisti di Insieme).