Regionali, domani si chiude: sorprese e polemiche nelle liste

Nomi in gran parte chiusi per le liste a sostegno di Gori e Fontana. Ecco chi sono i probabili eletti per il Pirellone

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Consiglio Regione Lombardia
Consiglio Regione Lombardia

Entro sabato mattina tutti i partiti dovranno depositare in Corte d’appello le liste regionali. Ma gran parte dei nomi sono già chiusi, con qualche sorpresa, molte polemiche e un piccolo giallo.

In casa Lega i nomi forti sono quelli degli uscenti Fabio Rolfi e Donatella Martinazzoli (ma stavolta i posti potrebbero essere tre). Mentre in Forza Italia si conferma al primo posto Alessandro Mattinzoli, con due donne a seguire: Claudia Carzeri e Simona Tironi (potrebbero entrare entrambe in caso di promozione di Mattinzoli in giunta). Nella civica del candidato presidente Fontana, ancora, hanno speranze l’uscente Alessandro Sala e Maria Ida Germontani. Mentre Noi con l’Italia schiera i big Mauro Parolini e Mariatesa Vivaldini. Infine Fratelli d’Italia ha approntato una lista particolarmente combattiva, con l’uscente Viviana Beccalossi, ma anche il sindaco di Ghedi Lorenzo Borzi e il presidente degli allevatori lombardi Germano Pè. Senza contare che sulla lista del partito c’è un piccolo giallo: da Fdi smentiscono categoricamente, ma fonti romeliane danno già per firmata (nell’ambito dell’accordo nazionale Mantovani-Meloni) la candidatura del sindaco di Bagnolo Cristina Almici, delusa per la mancata candidatura in Forza Italia.

Nel Pd, invece, è polemica per l’esclusione dalle liste del sindaco di Orzinuovi Andrea Ratti. Ma il nome più forte sembra essere quello dell’uscente Gianantonio Girelli, seguito da Miriam Cominelli (rientrata in corsa dopo l’esclusione a sopresa dal Parlamento), dal segretario Michele Orlando e dalla renziana Patrizia Avanzini. Anche più d’uno teme che, in caso di sconfitta, stavolta per il Partito democratico possa scattare soltanto un seggio, in favore della civica di Gori, in cui corrono l’uscente Michele Busi, il sindaco di Iseo Riccardo Venchiarutti (Pd) e l’ex socialista Mafalda Gritti. E resta da capire il risultato della lista per le Autonomie promossa dall’ex consigliere Pd Corado Tomasi, che candida tra gli altri Sandro Farisoglio e la compagna del finanziere franco-camuno Zaleski e che potrebbe fare il pienone in valle.

In Liberi e Uguali, infine, il nome di punta è quello dell’ex Pd Paolo Pagani. Mentre tra i grillini il più forte è il deputato uscente Ferdinando Alberti. Ma stavolta i posti bresciani potrebbero essere due.

In qualsiasi caso, lo ricordiamo, il sistema elettorale prevede calcoli complessi sulle percentuali dei partiti nei diversi collegi e tutti i candidati saranno chiamati a giocarsi il posto a suon di preferenze. Le sorprese, dunque, sono assicurate.

 

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