Misteriose teste di mummia… fanno la Tac a Brescia

In questo progetto l’attenzione è rivolta a 3 teste di mummia. Le indagini, Tac e analisi chimiche e fisiche, come il C14 sono volte al recupero di dati per incrementare le conoscenze sulla vita e sulla morte di questi individui, sulle tecniche di mummificazione

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Equipe di ricercatori al lavoro sulle teste di mummia a Brescia, foto da ufficio stampa
Equipe di ricercatori al lavoro sulle teste di mummia a Brescia, foto da ufficio stampa

Lunedì 19 alle ore 19.00 3 teste di mummie egizie, conservate presso Il Civico Museo di Scienze Naturali di Brescia, saranno sottoposte a TC (Tomografia Computerizzata) presso la Gemini Rx di Travagliato. L’analisi è svolta dall’équipe multidisciplinare del Mummy Project Research (www.mummyproject.it), diretta da Sabina Malgora, archeologa specialista in Archeologia Egizia, in collaborazione con il direttore del museo bresciano Paolo Schirolli ed il dottor Valentino Rubetti, direttore della Gemini Rx. L’indagine fa parte di un progetto più ampio che prevede analisi molecolari e studi approfonditi. L’esame si effettuerà oltre l’orario della normale diagnotica medica, in modo da non interferire con la regolare attività della prestigiosa struttura. I medici operano quindi al di fuori del loro orario di lavoro, come volontari.

Il Mummy Project Research, che studierà i reperti, è il solo centro ricerche con sede a Milano, specializzato, riconosciuto a livello internazionale, finalizzato allo studio approfondito dei reperti organici, in particolare mummie umane e di animali attraverso analisi effettuate con le più moderne tecniche di indagine medica ed investigativa, eseguite da un’équipe multidisciplinare, in grado di recuperare tutte le informazioni disponibili e di confrontarle nel panorama scientifico di riferimento, nel più completo rispetto della integrità e della conservazione dei reperti. Restituisce un’identità, il più possibile esaustiva alle mummie oggetto di indagine, completando il quadro storico e culturale da cui provengono. Collabora con università, musei, fondazioni ed istituzioni culturali; è assistito nella logististica e nella comunicazione da Vittoria Oglietti di Smov. Saranno presenti alle analisi i seguenti membri del Mummy Project, oltre alla Malgora: Chantal Milani, Antropologo, Odontologo Forense e capitano dei R.I.S. di Roma, Francesca Motta, archeo-antropologa, Jonathan Elias, diirettore Akhmim Mummy Studies Consortium, Pennsylvania, USA.

L’équipe ha al suo attivo numerosissimi progetti di studio di mummie egizie, tra cui quelle della Raccolta Archeologica dell’Università di Pavia, di cui ha ricostruito la vita e la morte, grazie a sofisticate analisi, alla collaborazione dei massimi esperti internazionali ed alle ricostruzioni forensi dei volti che restituiscono un’immagine viva dei soggetti mummificati.

In questo progetto l’attenzione è rivolta a 3 teste di mummia. Le indagini, Tac e analisi chimiche e fisiche, come il C14 sono volte al recupero di dati per incrementare le conoscenze sulla vita e sulla morte di questi individui, sulle tecniche di mummificazione. Sarà possibile datarle in modo da inserirle nel quadro storico. Inoltre sono previste: la ricostruzione forense del volto di una delle mummie, per restituire un’immagine tangibile di tale individuo, e una copia 3D manipolabile per ipovedenti e persone con diverse abilità.

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