Tomosintesi, un’arma in più contro i tumori al seno

La Tomosintesi è un'innovazione diagnostica importante nella lotta al carcinoma mammario, che rappresenta l'evoluzione delle tradizionali mammografie digitali in 2d

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Tumore al seno, come prevenirlo
Tumore al seno, come prevenirlo

All’ospedale di Desenzano è arrivata la tomosintesi, sistema diagnostico avanzato che consente di riconoscere tumori anche di piccolissime dimensioni. Una novità positiva accolta con grande entusiasmo dai pazienti e anche dalla rete, supportata da solide basi scientifiche e da studi secondo cui – attraverso questa tecnica – è possibile scoprire un 30 per cento di tumori precoci in più. Ma vediamo, a beneficio delle nostre lettrici, di capirci qualcosa in più.

Cos’è la tomosintesi

 

La Tomosintesi è un’innovazione diagnostica importante nella lotta al carcinoma mammario, che rappresenta l’evoluzione delle tradizionali mammografie digitali in 2d. Nella tecnica comune, infatti, le immagini acquisite vengono sovrapposte volumetricamente. Ma questo non consente di identificare alcuni tipi di cancri o restituisce nei risultati alcuni casi di falsi positivi. Il passo in avanti tecnologico è quello di analizzare la mammella da diverse angolazioni, dunque anche in profondità, con immagini che poi vengono elaborate da un software. In questo modo si evitano sovrapposizioni e si riescono a scoprire anche i tumori nascosti dietro il tessuto ghiandolare.

Il tumore al seno, dati e tendenze

Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia nella popolazione femminile: nell’arco della vita ne è vittima almeno una donna su otto (un dato che vale anche per la Provincia di Brescia) e lo scorso anno questa malattia ha colpito oltre 50mila donne, con un trend in leggero aumento nell’ultimo quinquennio. Numerose sono anche le vittime “eccellenti” di questa malattia: uno dei nomi più noti è quello della telegiornalista Maria Grazia Capulli.

Ad ammalarsi sono soprattutto le donne over 45, con un tasso di mortalità che va dall’1,6 per cento all’1,8 per cento all’anno. Per fortuna, però, è in calo il dato complessivo della mortalità: meno 2,2 per cento tra il 2003 e il 2017. Merito anche di tecniche diagnostiche innovative come la tomosintesi.

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