L’ente per la salute dei lavolatori è… senza riscaldamento

Nella sede dell'ente che dovrebbe occuparsi della sicurezza e della salute sul posto di lavoro - al quinto, settimo e ottavo piano di un palazzo di via Cefalonia 50 - infatti pare che gli impianti di riscaldamento non funzionino

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Farebbe sorridere, se non fosse una notizia vera, l’ultimo comunicato inviato dalla Funzione Pubblica Cgil sulla situazione dei lavoratori dell’Inail di Brescia.

Nella sede dell’ente che dovrebbe occuparsi della sicurezza e della salute sul posto di lavoro – al quinto, settimo e ottavo piano di un palazzo di via Cefalonia 50 – infatti pare che gli impianti di riscaldamento non funzionino e che i lavoratori siano costretti ad operare con piumoni e stufette portati da casa (d’inverno la stessa situazione si ripeterebbe al rovescio per il mancato funzionamento dei condizionatori). “Non bastasse, a giorni alterni non funziona neppure l’erogazione dell’acqua con tutti gli inconvenienti igienici possibili”, si legge nella nota del sindacato.

“Numerose le segnalazioni fatte in tal senso ma tutto tace”, attacca la Cgil, che aggiunge: “a questo punto ci chiediamo se sia intenzione dei vertici INAIL intervenire tempestivamente, specialmente in questo periodo di gran freddo, o continuare a far finta di nulla e continuare a trattare i lavoratori alla stregua di pinguini”.

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