Rolfi all’attacco: se vince Gori più moschee e immigrati

L'esponente della Lega: questo è il vero progetto che il Partito democratico ha per la Lombardia, un piano che non è nemmeno troppo celato

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Fabio Rolfi (Lega)
Fabio Rolfi (Lega)

“Se il Pd e Gori vincessero, in Regione ci sarebbero più moschee e più soldi per gli immigrati. Questo è il vero progetto che il Partito democratico ha per la Lombardia, un piano che non è nemmeno troppo celato, considerato che basta ascoltare le dichiarazioni del candidato di centrosinistra e leggere ciò che è scritto nel suo programma elettorale”. A dirlo è Fabio Rolfi, candidato della Lega Nord alle prossime elezioni regionali del 4 marzo.

“Quando si parla di cancellare la Legge anti moschee – attacca l’esponente del Carroccio – infatti, norma fortemente voluta dalla Lega, significa di fatto volere maggiore facilità per la realizzazione di luoghi di culto islamici, che già oggi, sotto le mentite spoglie di improbabili centri culturali, hanno colonizzato il territorio lombardo. Al contrario di quanto affermano i signori del Pd – incalza – serve maggiore rigidità e occorre dare più strumenti di contrasto ai sindaci, proprio come abbiamo fatto noi, per impedire la costruzione di queste moschee. Un conto infatti è la libertà di religione, che non è mai stata messa in discussione da nessuno, ben altro affare è l’occupazione sistematica del territorio. A questo bisogna poi sommare un’altra considerazione ineludibile: gli attuali luoghi di culto esistenti, in molti casi, non sono affatto trasparenti rispetto alle posizioni degli estremisti islamici, che spesso trovano asilo, se non terreno fertile, in queste strutture e grazie agli imam improvvisati che le gestiscono”.

“Quando poi Gori parla di maggiore integrazione e inclusività da parte della Lombardia – rincara la dose l’ex vicesindaco di Brescia – intende dire che serve l’accoglienza indiscriminata, il ché si tradurrebbe nel rivedere le norme che noi abbiamo fatto per cercare di indirizzare gli aiuti prioritariamente ai lombardi. Parlo ad esempio della misura Nidi Gratis o dei nuovi criteri di assegnazione delle case popolari attraverso il mix sociale, un indice creato appositamente per evitare che tutti gli alloggi finissero agli stranieri, che avendo una natalità doppia o a volte addirittura tripla rispetto alla nostra si trovavano in posizione privilegiata nelle graduatorie rispetto agli italiani”.

“Prima i lombardi – conclude Rolfi – per noi rappresenta un punto fermo, un principio che abbiamo cercato di realizzare in maniera metodica in questi anni. Per questa ragione il mio invito ai bresciani e ai lombardi è di recarsi alle urne in maniera consapevole, pensando ai propri interessi e soprattutto ricordandosi di chi, con coerenza, li ha difesi fino ad oggi, votando quindi per la Lega e scegliendo Attilio Fontana come Governatore della Lombardia”.

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