Uno scultore che ha lasciato il segno, capace di restare fedele allarte, al bello, al buono, anche quando fu internato nei campi di prigionia nazisti. Il Castello di Padernello, maniero quattrocentesco che si erge nella campagna della Bassa Bresciana, è lo scenario privilegiato di unimportante esposizione di più di cento opere del maestro Domenico Lusetti (1908 1971), dal 24 marzo al 30 novembre 2018.
Un percorso tra i periodi artistici dello scultore, che nel plasmare la materia, una materia variegata e multiforme fatta di ceramica smaltata, bronzi ispidi, terracotta che diventa cruda e friabile, gessi colorati, pietre levigate, grezze o scalpellate, dà vita a volti, corpi, emozioni. Diceva Lusetti: «Amo ciò che caratterizza lelemento tenace e incorruttibile della natura. La scultura, per me, non è che la precisazione di questi valori, la rivelazione della loro trascendente natura. Ciò che conta è lumana realtà, laspirazione al sovrannaturale. Nullaltro può sussistere di veramente poetico e grande».
Il percorso espositivo
Il percorso espositivo comincia con le opere degli anni Trenta, come il bassorilievo Il Lavoro e La ragazza sdraiata, e poi la fotografia ritoccata dallartista con tempera nera, che ritrae la scultura Il velocista, unopera scomparsa sotto i bombardamenti di Berlino. Continua con le grafiche risalenti al periodo dellinternamento durante la seconda guerra mondiale, una fase drammatica della vita dello scultore, che però riuscì ad aggrapparsi alla sua identità, producendo inoltre lopera letteraria Lager XIB Diario di prigionia. Il ritorno alla scultura è rappresentato nella mostra da opere come Donna addormentata del 1949. E poi da sculture che superano la figura, senza rinunciare però allo studio delle forme umane. Lesposizione sarà occasione anche per incontri con artisti, critici e collezionisti che hanno conosciuto Domenico Lusetti e che sapranno raccontarlo, per poi realizzare il catalogo della mostra. Il diario di prigionia dellartista sarà inoltre lo spunto per lo spettacolo teatrale ideato da Giacomo Andrico. Lo scenario sarà uno spazio simile ai vagoni merci ferroviari, in cui saranno accompagnati gli spettatori e nel quale lattore interpreterà le parole di Lager XIB.
Il progetto è realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo, nell’ambito del bando Cultura Sostenibile, e di Bcc Brescia in qualità di partner di progetto.
Il Castello di Padernello si può visitare solo con la guida, tutti i giorni, tranne il lunedì.
Orari:
dal Martedì al Venerdì: 9.00 – 12.00 / 14.30 17.30
Sabato: 14.30 17.30
Domenica: 14.30 18.30
Ultimo ingresso unora prima della chiusura.