Valanga al Crocedomini, è morto l’uomo recuperato sotto la neve

Quando è stato estratto dalla neve, l'uomo alla guida di una motoslitta rimasto sepolto dalla valanga che si è staccata dal monte Crocedomini, vicino al lago di Lavena, era in arresto cardiaco: si tratta di un bresciano residente in Valle Camonica

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Le sue condizioni sono sembrate da subito critiche, nonostante il pronto interevento del soccorso alpino che lo ha recuperato e dell’elisoccorso che lo ha portato all’ospedale di Bergamo. Purtroppo non ce l’ha fatta.

La valanga – che aveva un fronte di circa 200 m e uno scivolamento di circa 400 m – si è staccata nel tardo pomeriggio di ieri in Val Lavena, sopra Bienno, a 1979 m di quota.

Il giovane di Bienno era con altre tre persone e ciascuno di loro aveva la motoslitta: la massa di neve e ghiaccio si è staccata da un costone e lo ha travolto. La vittima indossava l’airbag e il dispositivo Artva, inoltre i compagni hanno iniziato immediatamente le procedure di autosoccorso. Ma l’uomo si trovava a una profondità di oltre due metri e la valanga – di grandi dimensioni in quanto formata da due distacchi distinti – presentava accumuli di circa 15 metri con voragini e blocchi di ghiaccio.

Quando è stato estratto dalla neve, il giovane  sepolto dalla valanga che si è staccata dal monte Crocedomini era in arresto cardiaco. I medici dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo non sono riusciti a salvarlo. L’unica buona notizia è che sotto la neve non sono rimaste altre persone, a differenza di quanto inizialmente ipotizzato.

Nelle operazioni di soccorso sono stati coinvolti i tecnici del Soccorso alpino, Stazione di Breno; 12 i tecnici impegnati più una UCV (Unità cinofila da ricerca in valanga), oltre all’elisoccorso 118, che ha inviato due mezzi da Sondrio e da Brescia.

Un'immagine della valanga al passo del Crocedomini
Un’immagine della valanga al passo del Crocedomini
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