Ferrovie da incubo: capotreno pestato dal marito di una passeggera per vendetta

La vittima è stata ricoverata in ospedale in codice verde, mentre l'aggressore dovrà rispondere di violenza aggravata e forse anche di interruzione di pubblico servizio

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Capotreno pestato a Cremona
Capotreno pestato a Cremona

E’ lei il capotreno? Così avrebbe chiesto un uomo al capotreno del convoglio partito da Milano Centrale ieri sera, intorno alle 18.20, e arrivato a Cremona alle 18.20. A seguire una serie infinita di calci e pugni, che hanno lasciato a terra il 54enne.

Una vicenda di ordinaria violenza, che segue a quella del collega aggredito da un senegalese sulla linea Brescia-Cremona (oggi l’aggressore è stato condannato a tre mesi).

Tutto è iniziato quando una cremonese, che accompagnava il figlio disabile, ha incrociato il dipendente di Trenord. Non è chiaro se le porte fossero chiuse o se il capotreno si sia rifiutato di aiutarla a far salire il figlio in carrozza o a farlo scendere. Fatto sta che la donna – dopo il diverbio – ha telefonato al marito, di professione pizzaiolo, che ha aspettato il capotreno all’arrivo e si è scagliato contro di lui, con calci e pugni, per diversi minuti prima di venire fermato.

La vittima è stata ricoverata in ospedale in codice verde, mentre l’aggressore dovrà rispondere di violenza aggravata e forse anche di interruzione di pubblico servizio perché il treno, diretto a Mantova, è stato fermato e sostituito con un altro convoglio.

IL CHIARIMENTO UFFICIALE DI TRENORD

PUBBLICHIAMO LA VERSIONE DEI FATTI INVIATA AI MEDIA DA TRENORD:

In merito all’aggressione di un capotreno di Trenord, avvenuta ieri nella stazione di Cremona, Trenord intende precisare quanto segue.

Una cliente con ragazzo disabile in carrozzina è arrivata di corsa al binario 23, quando le porte del treno 2661 (Milano Centrale 18.20-Mantova 20.19) stavano per chiudersi. La cliente ha impedito la chiusura delle porte, trattenendole. La porta si è riaperta ed è intervenuto il capotreno, che ha accolto a bordo entrambi i viaggiatori diretti a Cremona.

Dopo aver fatto presente alla signora l’irregolarità del suo comportamento ai fini della sicurezza dell’esercizio ferroviario, il capotreno l’ha informata che, per i viaggiatori con disabilità, è a disposizione il servizio dedicato della Sala Blu di RFI e dell’ufficio dedicato di Trenord, che garantisce l’assistenza a terra e a bordo per questi casi.

Nel frattempo il capotreno si prodigava di ottenere dalla Sala Operativa Trenord il trasferimento da un binario non accessibile – dove il treno avrebbe dovuto arrivare a Cremona – a un binario accessibile, adeguato per la discesa di carrozzine e l’uscita dalla stazione senza barriere. Tale operazione è stata portata a termine con esito positivo nell’ora di viaggio tra Milano e Cremona.

All’arrivo a Cremona il capotreno è stato improvvisamente e selvaggiamente aggredito da un uomo, che ha continuato a colpirlo anche dopo averlo fatto cadere a terra.

Quanto accaduto ha reso necessario limitare la corsa a Cremona.

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