Treni troppo vecchi, il paradosso: adesso tutti si offrono di comprarli

A metterlo in evidenza, con una nota, è l'ambientalista Dario Balotta, che sottolinea come i due principali azionisti di Trenord - Regione e Ferrovie - siano ormai allo scontro sul futuro della società

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Treni Vivalto in servizio sulla Brescia Milano, foto da ufficio stampa
Treni Vivalto in servizio sulla Brescia Milano, foto da ufficio stampa

Fino a poco tempo fa i soldi non c’erano. Ora, a quanto pare, tutti vogliono comprare nuovo treni per far viaggiare in maniera più confortevole ed efficiente i pendonali lombardi. A metterlo in evidenza, con una nota, è l’ambientalista Dario Balotta, che sottolinea come i due principali azionisti di Trenord – Regione e Ferrovie – siano ormai allo scontro sul futuro della società.

“La risposta negativa, indiretta, alla proposta delle FS di acquistare 150 treni per garantire un servizio di qualità in cambio della cessione dell’1% di Trenord, è arrivata ieri dal gruppo FNM. In un comunicato l’holding regionale rende noto di aver stipulato un contratto di finanziamento di 650 milioni con Cassa Depositi Prestiti per finanziare l’acquisto di 160 treni”, sottolinea Balotta che evidenzia il paradosso legato al fatto che la vecchia flotta la vogliono sostituire entrambi gli azionisti paritari della società.

“È come se i coniugi dopo aver vissuto in una casa senza letti decidessero di comprarne uno entrambi. L’evidente conflittualità tra i due azionisti, confermata dalle garanzie monopoliste e dagli affidamenti diretti della concessione, spiega lo stato di collasso permanente di Trenord fatto di soppressioni, ritardi, bassi standard di sicurezza e costi di gestione alle stelle. Collasso non più sopportabile per i pendolari, che relega i servizi ferroviari della Lombardia agli ultimi posti europei”, attacca l’esponente ambientalista. Per poi prendersela con l’amministrazione delegato Cinzia Farisè: “Altro paradosso – scrive – in questo sbandamento totale della gestione ferroviaria l’ad Cinzia Farise’ rischia di percepire un milione di euro di buonuscita dopo tutti i danni che ha combinato”.

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