Sorpresa: albanese espulso fa il camionista con contratto regolare

L'uomo, un 31enne, era rientrato clandestinamente in Italia e lavorava regolarmente per una ditta di Pavia: ora finirà a processo

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Volante Polizia
Volante Polizia

Era clandestino ed aveva subito più provvedimenti di espulsione. Dunque per la legge avrebbe dovuto lasciare l’Italia da tempo per non farvi più ritorno. Invece lavorava “regolarmente” per un’azienda, come conducente di camion. E’ questa la sorpresa che si sono trovati gli agenti della Polizia stradale in seguito a un normale controllo avvenuto sulla Tangenziale Sud nei giorni scorsi.

Gli agenti hanno fermato il suo autocarro all’altezza del Comune di Roncadelle. A bordo due uomini: il conducente, un 31enne albanese, e un connazionale 32enne. L’autista non aveva la carta d’identità ed ha fornito inizialmente un nome falso: la verità è emersa subito dopo. L’uomo era già stato costretto a lasciare l’Italia, dove era tornato illecitamente. Inoltre aveva un contratto di lavoro con un’azienda di trasporti della provincia di Pavia e una patente “regolare”. Ma anche il suo compagno è risultato essere privo del permesso di soggiorno.

I due sono stati quindi portati al comando: per il passeggero è stata disposta l’espulsione immediata coatta, mentre l’autista finirà a processo per essere rientrato clandestinamente in Italia.

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