Le linee ferroviarie lombarde si confermano uno dei punti di maggiore criticità della Regione. Gli episodi di ritardi, cancellazioni e disservizi di ogni tipo, infatti, sono ormai all’ordine del giorno. E venerdì – dopo quanto denunciato dal presidente del consiglio comunale di Brescia Roberto Cammarata – si è verificato l’ennesimo caso, con centinaia di persone “imprigionate” in un treno senz’acqua e aria condizionata.
Stavolta le vittime sono i pendolari della Milano-Brescia. Dalle 19.20 alle 20.35, infatti, la “disconnessione del sistema di alimentazione elettrica nella stazione di Pioltello-Limito” a causa di una mancanza di energia ha provocato “ritardi dai 60 ai 90 minuti”, che sarebbero arrivati anche alle due ore secondo alcune testimonianze.
E’ il caso – solo per fare un esempio – del regionale Milano-Verona 2079 delle 18.25, partito dopo le 19: il treno si è fermato una prima volta a Lambrate e poi una seconda volta nelle campagne. Il convoglio è ripartito intorno alle 21. Ma il disagio è stato forte: i passeggeri, infatti, sono rimasti bloccati senza viveri e al caldo in un treno particolarmente affollato. Come già avvenuto in altre occasioni. Troppe.