Polmonite, i dati di ATS: 43 le persone positive alla legionella, quasi 200 i degenti

Nella giornata di lunedì 17 settembre la causa era stata individuata nelle torri di raffreddamento o evaporazione di alcune ditte

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Allarme legionella in provincia di Brescia
Il virus della Legionella, foto d'archivio

Sembra stia calando, a livello di casi, l’epidemia di polmonite che da un paio di settimane sta colpendo la Bassa Bresciana e l’Alto Mantovano.

Lunedì 17 settembre, con i risultati dei campionamenti effettuati dall’ATS, è stato stabilito che l’epidemia è dovuta alle torri di raffreddamento di alcune aziende – positive alla legionella – nei Comuni di Montichiari, Carpenedolo e Calvisano. Scagionate quindi le acque degli acquedotti che, proprio fino all’altroieri, erano finite sotto la lente di ingrandimento.

La stessa ATS di Brescia quindi, dopo aver chiarito definitivamente le cause, prosegue con la raccolta ed analisi quotidiana delle rendicontazioni dei casi di polmonite, fornite dalle strutture ospedaliere pubbliche e private dei territori di ATS Brescia e ATS Valpadana. I dati di ieri sera, martedì 18 settembre, dicevano questo: 43 le persone positive alla legionella, 22 i nuovi accessi al Pronto Soccorso (di cui 5 all’ATS Valpadana), 14 i ricoveri (di cui 4 all’ATS Valpadana) e 198 i degenti.

Questi, invece, i dati riguardo i campionamenti: 360 quelli realizzati dai tecnici della prevenzione di ATS Brescia che hanno interessato 206 abitazioni, 77 torri di raffreddamento o evaporazione, 64 reti idriche e 13 effettuati dal fiume Chiese.

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