Da oggi in poi anche gli spacciatori dovranno dichiarare i proventi del loro business illegale, pena: una multa salatissima, oltre ovviamente ai risvolti penali della vicenda. E’ quanto è accaduto ad una organizzazione criminale di 24 nordafricani – accusati dalla procura di Trento di spaccio di sostanze stupefacenti – che si sono visti recapitare dall’Agenzia delle Entrate del capoluogo trentino cartelle esattoriali per un valore complessivo di circaa 3 milioni di euro.
DUE ANNI DI ATTIVITA’ ILLECITE
I proventi dalla vendita di cocaina (3 i chili smerciati) e hashish (ben 147 kg) sono da far risalire al periodo dal 2015 al 2017: due anni in cui i membri si sarebbero associati tra di loro, dividendosi i compiti previa dettagliata pianificazione a mezzo di contatti telefonici, secondo quanto riporta il Bresciaoggi riferendo delle indagini. Il fatturato stimato del giro illecito – secondo le valutazioni dell’Agenzia delle entrate – si sarebbe aggirato attorno ai cinque milioni di euro. Da qui la richiesta di versare 3,1 milioni tra imposte e penali.
NELL’ORGANIZZAZIONE ANCHE UN BRESCIANO
Tra i membri della banda di spacciatori-evasori ci sarebbe anche un immigrato residente nel bresciano, assitito dall’avvocato Gianbattista Scalvi. L’uomo, tramite il suo legale, starebbe valutando il ricorso.