È stato trovato senza vita il corpo di Adam Krzystof Pawlik, il sub polacco scomparso il weekend scorso nelle acque del lago di Garda.
Il sub polacco, un cinquantenne di Katowice, era sul lago con amici da circa una settimana: sabato si era immerso da solo, per tentare di battere il record di immersione alla profondità di – 316 metri, stabilito la settimana precedente dall’amico Jerek Macedoski. Secondo alcune voci, però, Adam avrebbe persino avuto l’intenzione di battere il record mondiale di -332, stabilito però nel Mar Rosso.
Per queste ragioni le ricerche si erano da subito concentrate in profondità grazie all’intervento di sommozzatori e di strumenti messi a disposizione dai Vigili del fuoco di Trento e di Milano e dei Volontari del Garda. Con loro anche gli uomini della Guardia Costiera e della squadra nautica della Polizia di Riva.
Il subacqueo è stato individuato dai sonar a 284 metri di profondità, non lontano dalla linea di immersione e con ancora addosso tutta l’attrezzatura.
Dopo il sopralluogo del medico legale il corpo di Adam è stato trasportato all’ospedale di Gavardo in attesa di rientrare in Polonia ed essere consegnato alla famiglia.
Non è stata disposta alcuna autopsia. Questo non è il primo caso di morte di un sub polacco nel lago di Garda: in molti infatti vengono dalla Polonia e da altri paesi dell’Est Europa per tentare nuovi record e allenarsi nelle acque profonde del lago, che però nasconde non poche insidie.