I turisti che dormono negli hotel a 4 e 5 stelle verseranno un euro al giorno, gli altri uno. Nella giornata di ieri la giunta del Comune di Brescia ha dato il via libera alla delibera sulla tassa di soggiorno, che martedì passerà in commissione e venerdì arriverà in consiglio per la votazione finale.
Con il provvedimento, dalla prossima primavera, chi alloggia in hotel e bed and breakfast pagherà un obolo per finanziare le attività sul territorio, come già avvviene in diverse località turistiche italiane. Una sorta di tassa di scopo: la distribuzione dei fondi, infatti – come ha ricordato l’assessore Fabio Capra – sarà decisa dalla Loggia di comune accordo con albergatori e operatori turistici.
Le categorie esentate dalla tassa saraanno: minori di 16 anni, disabili, parenti delle famiglie che assistono pazienti ricoverati negli ospedali, dipendenti degli alberghi e forze dell’ordine.
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La seconda tassa di scopo (almeno negli annunci). Mentre i cittadini bresciani già pagano una pesante addizionale IRPEF come tassa specifica finalizzata a coprire il “debito Metrobus”, adesso tocca ai turisti, peraltro scarsini viste le recenti percentuali di copertura delle disponibilità negli alberghi ciottadini, darci una mano proprio per le attività legate alla loro presenza. Quasi dicessimo loro che non abbiamo i denari per riceverli e supportare degnamente la loro visita alla città. Pessima immagine istituzionale; era meglio generalizzare e sottintendere semplicemente che, come in tantissime altre città, i soldi pubblici scarseggiano sempre di più.