Congresso provinciale, Mottinelli dice no: il Pd riparte da capo

Le correnti avevano posto come condizione che Mottinelli non si candidasse anche alle prossime elezioni europee. Ma la condizione dell'interessato era esattamente quella opposta. Da qui il gran rifiuto

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Pier Luigi Mottinelli
Pier Luigi Mottinelli

La notizia era nell’aria da ore, ma ora è arrivata la conferma ufficiale. Pier Luigi Mottinelli ha deciso di rifiutare la candidatura a segretario provinciale del Pd che gli era stata proposta dal sindaco di Brescia Emilio Del Bono, con la successiva ratifica – unitaria – da parte di tutte le correnti.

Le correnti, infatti, avevano posto come condizione che Mottinelli non si candidasse anche alle prossime elezioni europee. Ma la condizione dell’interessato era esattamente quella opposta. Da qui il gran rifiuto arrivato nel tardo pomeriggio di ieri e motivato con il fatto che “non potevo venire meno alle numerose sollecitazioni che da mesi si susseguono per un mio impegno alle Europee”.

Ora, dunque, il confronto in vista del congresso bresciano del Pd riparte da capo. I renziani della città, come noto, appoggiano il segretario cittadino Giorgio De Martin, quelli della provincia, sono schierati con Patrizia Avanzini mentre i girelliani (con sinistra annessa) sono fermi nel sostegno a Michele Zanardi (in tandem con Daniele Corini). Ma non è ancora esclusa l’ipotesi del sostegno unitario a un nuovo nome.

LA NOTA DI PIER LUIGI MOTTINELLI

Ho sostenuto la tesi del congresso unitario per il rinnovo della segretaria PD della provincia di Brescia .
A questo scopo mi sono fatto protagonista di un confronto tra le massime rappresentanze istituzionali del Partito lo scorso venerdì .
Solo nella ricerca di unità vera e non unanimismo, vedo la possibilità di affermare a livello nazionale l’esperienza vittoriosa del Comune di Brescia e di numerosi altri Comuni che ci permettono oggi di concorrere per la Presidenza della Provincia con Samuele Alghisi .
Ancora , l’unità vera può permetterci di recuperare le posizioni per il PD bresciano sia nelle nostre espressioni regionali sia nazionali, per rivendicare la giusta considerazione che la nostra provincia merita.
In seguito all’incontro di venerdì, di fronte allo stallo sulla proposta unitaria, il sindaco di Brescia Emilio Del Bono ha pensato di avanzare la mia candidatura .
Il consenso unanime che ne é seguito mi ha lusingato e responsabilizzato a verificare le possibilità di successo della proposta .
Le condizioni che ho posto, non essendomi mai candidato e comportandomi uno sforzo aggiuntivo non preventivato, sono state quelle dell’ unanimità e di potere continuare a raccogliere le sollecitazioni di decine di sindaci e amministratori locali a Brescia e in Lombardia per le elezioni europee.
L’ avanzato confronto tra le candidature in campo non ha permesso di accettare la condizione straordinaria che mi permettesse di candidarmi da segretario alle Europee.
Sono perfettamente cosciente dell’anomalia, come lo è per il vero la situazione che si è verificata, ma non potevo, altresì, venire meno alle numerose sollecitazioni che da mesi si susseguono per un mio impegno alle Europee.
Pertanto, dopo questa travagliata decisione, assunta nel pomeriggio di ieri, lascio al confronto nel Partito la discussione congressuale, consapevole di avere, con generosità e responsabilità, verificato quello che era sì una condizione di straordinarietà, che avrebbe garantito l’unità.
Ringrazio per la stima e la fiducia dimostratami e auguro che il PD bresciano sappia recuperare il protagonismo necessario per le future affermazioni, a partire dalle elezioni del Presidente della Provincia, per arrivare alle Europee e alla tornata generale delle amministrative .

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2 Commenti

  1. Come avevo già facilmente profetizzato, dietro un fiume di parole da parte del rifiuto di Mottinelli, ci sono ben 20.000 euro al mese per cinque anni da europarlamentare: mica bruscolini…

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