(a.t.) La candidatura unitaria del presidente della provincia Pier Luigi Mottinelli, avanzata dal sindaco Emilio Del Bono, è saltata. Ed ora per il Pd bresciano si profila – salvo sorprese – l’ipotesi dello scontro a due, con la conta tra le diverse componenti del partito.
I contendenti saranno Michele Zanardi e Patrizia Avanzini, entrambi sindaci in carica. Il primo, alla guida del Comune di Villanuova sul Clisi, è sostenuto da un’alleanza eterogenea che unisce i militanti che fanno capo al consigliere regionale Gianantonio Girelli, i galpertiani e quelli della cosiddetta sinistra interna: un rassemblement che viene oggi accreditato di una percentuale di consensi superiore al 50 per cento. Sul fronte opposto, invece, la sindaca di Padenghe Patrizia Avanzini è espressione dei cosiddetti renziani della prima ora (guidati da Antonio Vivenzi), ma è facile immaginare che sul suo nome convergerà anche la città, visto che il segretario Giorgio De Martin non sarà direttamente della partita.
Per i colpi di scena c’è tempo solo fino a lunedì, quando andranno depositate le candidature. In questo quadro, però, il clima che porterà al congresso rischia di farsi sempre più rovente. I girelliani, infatti, imputano ai renziani di aver cercato di imporre la candidatura di Mottinelli per togliere di mezzo Zanardi, mentre i renziani accusano il fronte opposto di aver posto come vincolo a Mottinelli la non candidatura alle europee per sollecitarne il ritiro e rompere lo schema unitario.
Renziani contro non-renziani. Alla fine, tutto qui ? Una banale resa dei conti che, riprodotta a livello nazionale, non consentirebbe certo al Pd di invertire la rotta drammatica delle ultime tornate elttorali. Roba vecchia, molto vecchia…