Tassi Eurirs e Euribor, di cosa parliamo

Ci sono anche altri indicatori utilizzati dalle banche per indicare il tasso globale da calcolare per gli anni di ammortamento del prestito

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Sempre più persone si rivolgono all'on line per i mutui
Sempre più persone si rivolgono all'on line per i mutui

Quando si parla di tassi di interesse sui mutui ancora oggi c’è molta confusione. In linea di massima i tassi possono essere fissi o variabili; si deve però considerare che le due tipologie di interesse sono calcolate seguendo indicatori molto diversi tra di loro; in particolare stiamo parlando di Eurirs per il tasso fisso e Euribor per il tasso variabile. Ci sono però anche altri indicatori utilizzati dalle banche per indicare il tasso di interesse globale da calcolare per gli anni di ammortamento del prestito.

Eurirs e Euribor

Il tasso interbancario Eurirs viene utilizzato per la valutazione dei tassi fissi da applicare ai mutui, viene detto anche IRS. Si tratta di un indicatore che viene comunicato ogni giorno dalla Federazione Bancaria Europea, quindi è un dato che ogni singolo cittadino può reperire in autonomia, senza sottostare alle indicazioni di qualsivoglia banca. In particolare, il tasso Eurirs si ottiene da una media ponderata delle quotazioni dell’IRS (Interest Rate Swap) realizzate dalle banche che operano all’interno della UE. L’Euribor invece è il tasso considerato quando si richiede un mutuo a tasso variabile; anche in questo caso il dato è reperibile in rete, sempre grazie alla Federazione Bancaria Europea, ma viene calcolato come media ponderata dei tassi di interesse sui depositi in prestito applicati dalle Banche che operano all’interno della Comunità Europea. In linea generale il tasso fisso tende ad essere ben più alto rispetto al tasso variabile considerando un singolo periodo di tempo; dopo aver acceso un mutuo però il primo resterà sempre identico, mentre il secondo tenderà a modificarsi, aumentando o diminuendo a seconda della congiuntura storica.

Scegliere il tipo di tasso sul mutuo

La scelta del tasso di interesse su un mutuo da accendere non è cosa semplice. Visto però che i tassi Eurirs e Euribor sono di pubblico dominio, potrebbe avere un senso verificare l’andamento degli stessi, nel breve, nel medio e nel lungo periodo. Se si nota che i tassi hanno un trend in aumento significativo, allora si dovrebbe tendere a prediligere un tasso di interesse fisso, che ci garantisce una stabilità negli interessi nel corso del tempo. Visto però che il tasso fisso è, ad oggi, più elevato rispetto al tasso variabile, molti preferiscono saldare meno interessi oggi piuttosto che assicurarsi interessi fissi nel corso del tempo. Molti invece preferiscono accendere un mutuo che dia la possibilità di rinegoziare il tasso di interesse o magari l’ammontare delle rate, in maniera da poter godere periodicamente della migliore soluzione disponibile al momento.

Il tasso fisso e la durata del mutuo

Si deve poi anche considerare che l’ammontare dei tassi di interesse correlati all’indicatore Eurirs dipende anche dalla durata del periodo di ammortamento del mutuo. Maggiore è la durata della restituzione del prestito e maggiore sarà anche il tasso di interesse applicato. Oltre a questo, le banche si riservano una quota variabile, chiamata spread, che viene applicata a seconda della durata del mutuo stesso. Ci sono anche istituti di credito che considerano il tasso BCE, ossia il tasso applicato dalla Banca Centrale Europea quando concede prestiti alle banche operanti nella Comunità Europea.

 

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1 COMMENT

  1. Aggiungerei che nella scelta tra fisso e variabile va considerata anche la cosiddetta portabilità dei mutui prevista dal D.Lgs Bersani del 2007, ossia lla possibilità di trasferire in qulsiasi momento, e quindi rinegoziarne le condizioni, un mutuo da una banca ad un’altra senza costi per il mutuatario, nemmeno quelli notarili. In previsione, molti dicono che oggi si ha forse l’ultima occasione per accendere un mutuo con un tasso fisso molto vantaggioso.

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