Il Valtenesi rosè 2015 di Vezzola è il miglior vino rosato italiano dell’anno

Per la prima volta nella storia enologica un vino della Lombardia viene premiato come miglior rosato dell’anno, con il riconoscimento dei Tre Bicchieri nella guida del Gambero Rosso

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Vino rosè, foto generica
Vino rosè, foto generica

Per la prima volta nella storia enologica un vino della Lombardia viene premiato come miglior rosato dell’anno, con il riconoscimento dei Tre Bicchieri nella guida del Gambero Rosso. Si tratta del “Valtenesi Rosé Molmenti 2015” dell’azienda Costaripa di Moniga del Garda, guidata dall’esperto di fama internazionale Mattia Vezzola, già proclamato enologo dell’anno 2004, 2008 e 2014. Il riconoscimento consegnato nei giorni scorsi a Roma, durante una serata di gala svoltasi nel salone dell’Hotel Sheraton assume più importanza se si pensa che, mai prima d’ora dal 1986, i critici del Gambero Rosso avevano premiato un vino di categoria rosé.

“Dedico questo premio – ha detto il leader di Costaripa, Mattia Vezzola – ai tanti viticoltori della Valtenesi, che non hanno ceduto alle mire della speculazione edilizia sul Garda ed hanno tenuto duro puntando sui prodotti del territorio. Grazie a questo comportamento oggi in Valtenesi c’è una nuova presa di coscienza sul ruolo del rosè come espressione di una grande tradizione.”

Negli ultimi anni i vini di questo tipo continuano a riscuotere grande successo in Italia dove la produzione è di circa 60 milioni di bottiglie, con un notevole export e con un fatturato che lo scorso anno ha sfiorato i 300 milioni di euro. Un quarto della produzione nazionale arriva nei mercati americani, inglesi, tedeschi, russi, cinesi, giapponesi e ultimamente anche nei paesi del Sud Africa. Il comparto dei rosati interessa soprattutto il Veneto, il Salento, l’Abruzzo e la Lombardia. In Valtenesi ogni anno vengono prodotte 2 milioni di bottiglie con un esportazione del 30%.

“La riviera bresciana del Garda – ha aggiunto Vezzola – è la terra dei grandi rosé. Un’oasi mediterranea dove la produzione di questi vini è una tradizione viticola radicata da sempre e codificata, oltre un secolo fa, proprio a Moniga del Garda, dal senatore veneziano Pompeo Molmenti, inventore del Chiaretto.”

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