Polmonite, nel Bresciano i casi vicini a quota 900

Per l'esattezza le persone colpite da polmonite in provincia sono state 868: un numero però aggiornato soltanto al 18 ottobre

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I casi di polmonite nel Bresciano sono vicini a quota 900, forse l’hanno già superata. A dirlo è stato nelle scorse ore, durante un’audizione al consiglio comunale di Montichiari, il direttore sanitario dell’Ats Fabrizio Speziani.

I DATI DELLE POLMONITI NEL BRESCIANO

Per l’esattezza le persone colpite da polmonite in provincia sono state 868: un numero però aggiornato soltanto al 18 ottobre. A quella data i ricoveri avevano raggiunto quota 654 (il 75,3 per cento deel totale). Il tasso di incidenza maggiore si è registrato a Calvisano, seguito da Carpenedolo e Montichiari. Ma è in quest’ultimo Comune che si è registrato il numero più alto di casi di positività alla legionella: otto. Quattro i casi a Carpenedolo e Remedello, tre ad Acquafredda e uno a Calvisano, Visano e Isorella.

IL PUNTO SULLE ANALISI

Al momento la causa dell’epidemia non è ancora nota. Le torri di raaffreddamento rimangono le principali sospettate, mentre il fiume Chiese sembra essere uscito dalla lista dei sospettati. Le analisi proseguono, ma la verità appare ancora lontana. E nel frattempo si teme un aumento dei casi di polmonite, veicolato dall’influenza di stagione.

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