Fa discutere, nel centrodestra, l’esito delle elezioni provinciali che hanno eletto alla presidenza il democratico Samuele Alghisi.
Come il candidato leghista Giorgio Bontempi (47,1 per cento) non ha mancato di far notare pubblicamente, infatti, il risultato finale ha premiato il centrosinistra nel voto ponderato, ma la maggioranza dei consiglieri comunali e dei sindaci bresciani ha votato per il centrodestra: 922 contro 823. E l’assessore regionale Fabio Rolfi non manca di parlare di legge truffa.
“La maggioranza dei consiglieri-elettori – scrive l’esponente del Carroccio su Facebook – ha votato Bontempi Giorgio come presidente della Provincia di Brescia, ma magicamente a vincere è stato il candidato del Pd. Stranezze della legge-truffa Delrio che di fatto ha abolito le elezioni. Ormai il Pd vince solo così”.
Stregoneria elettorale: non c’è davvero altro termine per definre questa farsa che porta tale Alghisi a governare un Ente ormai privato di competenze ed ancor più di risorse. Ma pur sempre trattasi di una poltrona prestigiosa che, vedasi il caso del’uscente Mottinelli, fa da trampolino di lancio per Roma o per Bruxelles. Spettacolo desolante…
Proprio pietoso…. Come pietosa la commedia di mottinelli che voleva a tutti i costi il regalino per aver ricoperto la carica gratuitamente. E lo stesso lo si nota nei consigli di quartiere in città: ti rinfacciano che non prendono un tolino (machi ti ha obbligato a candidarti) e poi ambiscono a mete ben più remunerative. E la destra non fa eccezione. Siate chiari e coerenti: io mi candido se il mio lavoro viene retribuito, altrimenti me ne sto a casa! Soprattutto se per cariche svuotate da ogni potere e attività decisionali.