Operazione Pettirosso, fermati cento bracconieri

L'operazione Pettirosso ha permesso di fermare un'attività che avrebbe portato alla morte migliaia di uccelli di specie protette

0

Vi sono anche alcuni bresciani tra coloro che sono stati denunciati dai carabinieri forestali nell’ambito del contrasto al bracconaggio, con l’operazione Pettirosso.

Omessa custodia di armi e munizioni: è questo il reato di cui dovranno rispondere due bresciani beccati a catturare alcuni volatili illegalmente, con delle reti, lasciando incustodite e cariche in un capanno le loro armi.

Altri due uomini sono invece stati sorpresi a cacciare uccelli durante la notte e anche loro con reti lunghe almeno 30 metri.

Nelle loro abitazioni sono stati trovati inoltre 6.900 munizioni e 70 esemplari di uccellini.

L’operazione Pettirosso, che ha impegnato una cinquantina di militari, ha permesso di fermare un’attività che avrebbe portato alla morte migliaia di uccelli di specie protette. Un centinaio i denunciati e 56 i fucili sequestrati, con 1300 strumenti per la cattura dei volatili e 2.600 esemplari di cui 216 vivi.

Alcuni degli individui beccati dai carabinieri sono anche stati denunciati per maltrattamento e uccisione di animali e furto aggravato ai danni dello Stato, reati che prevedono sino a 6 anni di reclusione.

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome