Giallo di Marcheno, le indagini della Procura verso una chiusura

L'attenzione degli investigatori si è comunque focalizzata sul movente dell'omicidio, che pare essere di natura economica-finanziaria

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Mario Bozzoli, l'imprenditore di Marcheno scomparso nel nulla
Mario Bozzoli, l'imprenditore di Marcheno scomparso nel nulla

Le indagini sulla scomparsa dell’imprenditore Mario Bozzoli e sulla morte del suo dipendente Giuseppe Ghirardini volgono verso una conclusione.

Avocato dalla Procura generale, il caso sembra avvicinarsi sempre più ad un punto d’arrivo, che potrebbe giungere entro alcune settimane o al massimo un paio di mesi.

Fino ad oggi si è potuto intuire che la Procura non è interessata ad archiviare il caso, ma piuttosto a dargli un esito risolutivo.

In questi mesi sono state effettuate nuove verifiche e raccolti nuovi elementi, con la deposizione di consulenze e perizie che prima non erano state inserite nelle indagini.

Secondo quanto ricostruito, ad esempio, si escluderebbe che il corpo di Bozzoli sia stato gettato in uno dei forni dell’azienda di Bozzoli come si era invece inizialmente ipotizzato.

Così come un mistero rappresenterebbero anche le telecamere della fabbrica, indirizzate a riprendere punti privi di interesse e quindi secondo la Procura spostate pochi giorni prima dell’omicidio.

L’attenzione degli investigatori si è comunque focalizzata sul movente dell’omicidio, che pare essere di natura economica-finanziaria. Per tale ragione è stato fondamentale l’intervento della Guardia di Finanza.

Quattro restano al momento le persone indagate: Giacomo e Alex Bozzoli, nipoti dell’imprenditore e figli del fratello Adelio, e i due operai Oscar Maggi e Aboagye Akwasi.

La Procura ha inoltre avocato a sè un’altra indagine su reati fiscali risalente agli anni 2013-2014 che vede tra gli indagati gli stessi proprietari della “Bozzoli”.

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