Elezioni, la Lega: stranieri usano il simbolo del Comune senza autorizzazione

Bordonali e Maggi: la gestione è imbarazzante, partendo dall’atteggiamento tenuto per rimediare ai pasticci di alcuni candidati

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Assessore alla Protezione Civile di Regione Lombardia
Simona Bordonali, Lega

“La gestione delle elezioni dei Consigli di Quartiere da parte della Loggia è qualcosa di imbarazzante, partendo dall’atteggiamento tenuto per rimediare ai pasticci di alcuni candidati stranieri, che si sono permessi di usare il simbolo del Comune a loro piacimento.” Lo dichiarano gli esponenti bresciani della Lega in Consiglio comunale, On. Simona Bordonali e il consigliere Michele Maggi, che hanno fatto richiesta di accesso agli atti sulla questione.

“Abbiamo appreso che almeno tre candidati di origine straniera, presumibilmente pachistani – affermano Bordonali e Maggi – hanno fatto uso del logo del Comune di Brescia sul loro materiale di propaganda, cartaceo e multimediale. Fra l’altro sui volantini in questione sono presenti anche altri personaggi, probabilmente degli ‘influencer’ o leader religiosi, a sostegno dei suddetti candidati.

Abbiamo quindi fatto richiesta di accesso agli atti al Comune di Brescia per chiedere chiarimenti a chi di dovere su possibili autorizzazioni sull’uso dei simboli istituzionali per l’attività di propaganda. Ne è seguita una lettera, firmata dal Responsabile del Settore Partecipazione della Loggia, dove si invitano tutti i candidati ai Consigli di Quartiere a non esporre loghi o simboli del Comune, prevedendo il ritiro del suddetto materiale illegittimo.

A parte che, nell’era digitale, ritirare il materiale già inviato, magari utilizzando chat e servizi di messaggistica, è praticamente impossibile, come consiglieri comunali della Lega chiediamo che vengano comminante le sanzioni amministrative previste ai soggetti in questione, per aver usato impropriamente un logo istituzionale.

Al netto di tutto ciò, non possiamo fare a meno di criticare con forza la pessima gestione da parte della Loggia di queste elezioni di quartiere. Non fosse stato per la nostra segnalazione questa farsa sarebbe continuata e certi candidati stranieri avrebbero continuato a fare la loro propaganda – concludono Bordonali e Maggi – fregandosene altamente delle regole.”

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2 Commenti

  1. Con tutti i problemi da risolvere a Brescia, la vera farsa è l’elezione di decine e decine di persone in ruoli istituzionali che a nulla servono in concreto perchè lo stesso ruolo consultivo rimanda poi a Giunte e Consigli Comunali che decidono e votano “alla bulgara” secondo i dettami della maggioranza politica vigente
    in carica. Meglio arebbe che tutti si dedicassero alle esigenze ed alle urgenze concrete e soprattutto alle tre parole di cui ci si dimentica nella gestione della cosa pubblica: il bene comune, anzichè l’affarismo, il consociativismo spartitorio e gli interessi spiccoli di bottega (politica).

  2. Ma la lega non ha nient’altro da fare che stare a sottilizzare su elezioni inutili per organi inutili? Suggerirei alla bordonali, visto che ha il tempo e le energie anche per queste inezie, di dedicarlo a problemi ben più grandi e lampanti, tipo l’abolizione del perverso e ingiusto meccanismo dell’otto per mille. Ecco un modo per impiegare il tempo x in deputato. Altro che occuparsi di consigli di quartiere…. E, a tal proposito, mi piacerebbe sapere la posizione sua e della lega sull’argomento….

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