Carmine, polemica per il presidio di Forza Nuova, il Consiglio di quartiere: vietatelo

Il presidio "contro degrado e immigrazione" è stato annunciato per sabato 17 novembre davanti alla chiesa di via San Faustino

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Infiamma la polemica a Brescia per il presidio “contro degrado e immigrazione” annunciato da Forza Nuova Brescia per sabato 17 novembre davanti alla chiesa di via San Faustino. Il consiglio di quartiere e il mondo antagonista, infatti, hanno preso duramente posizione contro l’iniziativa del movimento di estrema destra.

Con una nota inviata da Radio Onda d’urto, infatti, la sinistra ha annunciato iniziative per opporsi al presidio con la collaborazione di “abitanti ed esercenti della via e del quartiere Carmine, volontarie dell’Oratorio, genitori delle scuole elementari Calini e delle scuole medie Mompiani, rappresentanti di gruppi e associazioni attivi nel quartiere, rappresentanti del Consiglio di quartiere centro-storico nord (tra i quali il Presidente)”.

Mentre il consiglio di quartiere Centro Storico Nord – con una lettera fiume – si è detto “estremamente preoccupato per l’iniziativa che Forza Nuova Brescia vuole effettuare sabato 17 nel nostro quartiere”, sottolineando che il movimento di destra “provoca e offende il nostro quartiere interculturale, dove non ci sono problemi di convivenza dovuti all’origine degli abitanti, dove tante realtà associative laiche e religiose sono impegnate a promuovere una integrazione rispettosa delle esigenze di tutti”. Il consiglio, inoltre, parla di una iniziativa contro gli abitanti del quartiere e chiede “alle autorità competenti di non permettere l’iniziativa e di prendere posizione contro chi propaga odio e divisione, rischiando di compromettere una convivenza civile preziosa per tutti”.

Ma Forza Nuova non ci sta e al grido di “Brescia è la nostra città” chiama tutti i suoi sostenitori a raccolta, confermando il presidio di sabato. “E’ davvero sconcertante – attacca il responsabile provinciale Enrico Salvinelli – l’ottusità di certe realtà e di come si dimenano pretendendo Brescia come fosse loro,  e non ci debba essere nessuno spazio per i Patrioti, anche quando regolarmente chiedono i permessi per i presidi, o pagano i propri spazi di tasca propria autofinanziandoli (come la nostra sezione di Via Milano), al contrario di chi occupa abusivamente con la stessa arroganza sconsiderata”.

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