Il presidente del Darfo Calcio è stato assolto dal tribunale di Bergamo, insieme al fratello, per l’accusa di tentata estorsione.
I due erano accusati di aver minacciato un imprenditore per farsi restituire 40mila euro con interessi quantificati nell’8 per cento al mese, soldi da consegnare a un usuraio della Bergamasca poi ucciso dalla moglie. Ma le accuse si sono rilevate infondate.
Il presidente del Darfo, nei giorni scorsi, era finito nei guai anche per alcune armi ritrovate nelle pertinenze della sua abitazione, ma è stato scarcerato. Mentre il fratello si trova ancoraa ai domiciliari nell’ambito di un’indagine per traffico di droga.