Perde un concorso e fa causa al comune: per il Tar la richiesta è in ritardo

Secondo la donna, l'assegnazione degli incarichi conseguente ad un concorso era stata viziata da procedure che non avrebbero consentito una corretta valutazione dei titoli

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La sua richiesta è stata ritenuta irricevibile perchè consegnata oltre i 120 giorni dall’ufficializzazione degli incarichi del concorso pubblico.

Il ricorso al Tar di una dipendente del comune di Brescia che aveva chiesto un indennizzo del valore di quasi un milione di euro si conclude così, senza alcuna novità.

Secondo la donna, l’assegnazione degli incarichi conseguente ad un concorso era stata viziata da procedure che non avrebbero consentito una corretta valutazione dei titoli e che avrebbero portato ad un demansionamento nei suoi confronti.

La dipendente – lo riporta Bresciaoggi – aveva partecipato negli anni scorsi a due concorsi per dirigente e a tre per posizioni organizzative, non riuscendo però a superare la posizione di quarta fascia economica nel settore logistica tecnica.

Secondo quanto comunicato dagli avvocati della donna, il concorso era stato compromesso da mancanza di imparzialità, tanto che i nomi di coloro che avevano ottenuto gli incarichi erano stati anticipati dai media locali prima ancora che venissero pubblicati i risultati ufficiali.

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