Bracconaggio, il fenomeno continua: tre denunce dopo gli ultimi controlli

A finire nei guai un bracconiere che utilizzava gli archetti e due cacciatori che sparavano a specie protette

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Continuano i controlli da parte della Polizia Provinciale per contrastare il fenomeno del bracconaggio. Nelle scorse ore tre persone sono infatti state denunciate.

Il primo caso – riportato dal quotidiano Bresciaoggi – è quello di Gardone Valtrompia dove gli agenti, grazie a uno specifico appostamento, hanno scoperto un 65enne con un centinaio di archetti (le trappole più crudeli che dopo ore di agonia fanno morire gli uccelli a testa in giù e con le zampe rotte) che gli avevano consentito di catturare 164 pettirossi. Il bracconiere è così stato denunciato per uccellagione e furto aggravato.

Il secondo e il terzo caso riguardano invece due cacciatori, uno scoperto a Capovalle e uno a Marmentino, che sono stati scoperti mentre sparavano a delle specie protette come peppole, fringuelli, scriccioli e passere scopaiole utilizzando richiami elettroacustici illegali per attirare le prede. I poliziotti hanno quindi agito recuperando e spedendo gli uccelli al Centro per il recupero della fauna selvatica di Valpredina, in provincia di Bergamo. In seguito hanno sequestrato due fucile e le relative cartucce, denunciando poi i due cacciatori con le accuse di uccellagione, furto, maltrattamento di animali e abbattimento di specie protette.

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