Brescia è? Ecco le domande che fanno gli utenti di Google (e le risposte)

Cosa cercano gli utenti del popolare motore di ricerca su Brescia? Ecco le domande più frequenti e le risposte di BsNews

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BRESCIA ROMANA - gli scatti del fotografo Giorgio Baioni su www.bsnews.it (gennaio 2017)
BRESCIA ROMANA - gli scatti del fotografo Giorgio Baioni su www.bsnews.it (gennaio 2017)

Cosa cerca chi vuole informazioni su Brescia tramite Google? La risposta arriva dalle opzioni di completamento automatico del popolare motore di ricerca americano che – come noto – indicano le ricerche più frequenti su una data parola chiave.

Molte ricerche, come si può notare dall’immagine qui sotto, riguardano questioni geografiche. Ma non mancano query con intento turistico e anche qualche piccola curiosità. Vediamole nel dettaglio, cercando di dare brevemente le risposte ai quesiti dei navigatori.

Brescia, cosa si cerca su Google...
Brescia, cosa si cerca su Google…

BRESCIA E’ IN LOMBARDIA?

La risposta è ovviamente sì: Brescia – come si vede dalla mappa sottostante – è collocata nella parte Est della Lombardia ed è la provincia più grande ed economicamente rilevante della regione dopo Milano.

Le province della Lombardia
Le province della Lombardia

BRESCIA E’ IN PROVINCIA DI?

La geografia, evidentemente, non è il punto forte di molti. La risposta è scontata. Brescia è in provincia di… Brescia.

BRESCIA E’ A NORD EST O A NORD OVEST?

La curiosa diatriba nata anima diversi gruppi on line, con risposte diverse, ed è giustificata dal fatto che la Leonessa si trova esattamente a metà – in orizzontale – della parte alta della mappa d’Italia. Politicamente Brescia è collocata nel collegio elettorale Nord Ovest delle elezioni Europee. Ma ha fortissimi legami storici e geografici (oltre che climatici) anche con il Nord Est (è al confine col Veneto e ha fatto parte della Serenissima). Insomma: è una terra di mezzo.

BRESCIA E’ IN ZONA SISMICA?

Secondo l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003, aggiornata con la Delibera della Giunta Regionale della Lombardia dell’11 luglio 2014 n.2129 entrata in vigore il 10 aprile 2016, Brescia fa parte della zona sismica classificata come 2. Non la più pericolosa, ma comunque una “zona dove possono verificarsi forti terremoti”. Tra le zone più a rischio c’è quella del lago di Garda.

BRESCIA E’ BELLA?

La risposta è ovviamente sì: Brescia è bella e non riteniamo di essere di parte nell’affermarlo. Lo dimostrano i siti della città, della Valcamonica e del Garda inseriti nel patrimonio Unesco, la presenza di diversi borghi classificati tra i più belli d’Italia (come Monte Isola) e il costante aumento dei flussi turistici, in particolare sui laghi. Per il resto potete anche visitare la nostra fotogallery su Brescia e provincia.

BRESCIA E’ BELLA DA VISITARE?

La risposta è sempre sì, per le ragioni di cui sopra.

BRESCIA E’ BRUTTA?

In molti, tra quelli che non hanno mai visitato Brescia, lo pensano ed è un luogo comune che Brescia sia soltanto terra di fabbriche e la “patria del tondino”. Non è così e chi la vede nella maggioranza dei casi è felicemente costretto a ricredersi sul punto.

BRESCIA E’ PERICOLOSA?

Stando ad alcune recenti classifiche (la più nota è quella del Sole 24 Ore), a Brescia – dato 2016 – si registrano 4.100 reati ogni 100mila abitanti (49mila circa quelli denunciati nel totale), un dato costantemente in caloe sotto la media nazionale che è di 3.883 reati ogni 100mila abitanti (poco più della metà di Milano).

BRESCIA E’ QUELLA D’ITALIA…

Ovviamente per la risposta non serve Google. Brescia è la Leonessa d’Italia e rendere famosa questa definizione fu il celebre poeta Giosué Carducci, che – in una delle sue poesie più famose, che riportiamo di seguito – volle per sempre definire il coraggio leonino con cui la città si battè durante l’insurrezione delle Dieci Giornate. Tuttavia il primo a definire “Brescia Leonessa d’Italia” fu un altro poeta: Aleardo Aleardi.

TRA LE ROVINE DEL TEMPIO DI VESPASIANO IN BRESCIA

Giosuè Carducci
14 – 16 Maggio 1877.

Scuotesti, vergin divina, l’auspice
ala su gli elmi chini de i pèltasti,
poggiati il ginocchio a lo scudo,
aspettanti con l’aste protese?

o pur volasti davanti l’aquile,
davanti i flutti de’ marsi militi,
co ‘l miro fulgor respingendo
gli annitrenti cavalli de i Parti?

Raccolte or l’ali, sopra la galea
del vinto insisti fiera co ‘l poplite,
qual nome di vittorïoso
capitano su ‘l clipeo scrivendo?

È d’un arconte, che sovra i despoti
gloriò le sante leggi de’ liberi?
d’un consol, che il nome i confini
e il terror de l’impero distese?

Vorrei vederti su l’Alpi, splendida
fra le tempeste, bandir ne i secoli:
” O popoli, Italia qui giunse
vendicando il suo nome e il diritto “.

Ma Lidia in tanto de i fiori ch’èduca
mesti l’ottobre da le macerie
romane t’elegge un pio serto,
e, ponendol soave al tuo piede,

– Che dunque – dice – pensasti, o vergine
cara, là sotto ne la terra umida
tanti anni? sentisti i cavalli
d’Alemagna su ‘l greco tuo capo? –

– Sentii – risponde la diva, e folgora –
però ch’io sono la gloria ellenica,
io sono la forza del Lazio
traversante nel bronzo pe’ tempi.

Passâr l’etadi simili a i dodici
avvoltoi tristi che vide Romolo,
e sursi ” O Italia ” annunziando
i sepolti son teco e i tuoi numi! ”

Lieta del fato Brescia raccolsemi,
Brescia la forte, Brescia la ferrea,
Brescia leonessa d’Italia
beverata nel sangue nemico.
Giosuè Carducci
14 – 16 Maggio 1877.

LE TRE FANCIULLE

Aleardo Aleardi
Canti patrii

Poscia di sotto a un padiglion di foco
Tremolando la spera
Calava a poco a poco;
Calar pareva dietro a la pendice
D’un de’ tuoi monti fertili di spade,
Niobe guerriera de le mie contrade,
Leonessa d’Italia,
Brescia grande e infelice.
Accese nuvolette di corallo
Rideano ancor per gli ampi
Spazi del cielo; ma col mesto riso
Del moribondo pio
Che accenna col sereno occhio un addio,
Movendo al paradiso.

BRESCIA E’ UNA MALATTIA CHE NON VA PIU’ VIA

Il riferimento, in questo caso,è a uno dei cori più frequenti dei tifosi deel Brescia Calcio. Il verso completo recita. “Sembra impossibile, che segua ancora te, Brescia è una malattia che non va più via, vorrei andare via, vorrei andare via di qua, ma non resisto lontano da te, oh oh ohhhh”. Ma il coro più celebre è la variazione dell’antico canto popolare “Madonnina dai riccioli d’oro”, che – nella versione dedicata alla Leonessa – recita così: “”Madonnina dai riccioli d’oro / stai pregando tu dimmi per chi, / per quell’uomo che suda in un campo, / per la donna che soffre da tempo. / Tu d’estate sei sotto il sole, / e d’inverno tra il gelo e la neve. / Al tepore della primavera / circondata di fiori sei Tu. / Filo diretto col paradiso / dona ai malati un conforto un sorriso. / Prega Tuo Figlio digli che noi / siamo BRESCIANI e siam figli Tuoi.”

 

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