Polizia Stradale di Brescia: allarme per carenza di pattuglie ed etilometro

Le cause – afferma Paolo Faresin Segretario Provinciale del SAP di Brescia - di un appannamento della specialità unica nel suo genere vanno ricercate in altri luoghi, sicuramente non in chi dedica la vita al servizio dei cittadini e delle istituzion

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C’è preoccupazione da parte del SAP (Sindacato Autonomo di Polizia) per la carenza di pattuglie.

IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO

E’ trascorso molto tempo da quando abbiamo iniziato a segnalare a tutti i livelli, senza ricevere alcuna risposta, la nostra preoccupazione per le carenze della Polizia Stradale ma nulla è cambiato: anzi possiamo purtroppo affermare, che solo fino a qualche anno fa la Polizia Stradale era considerata il fiore all’occhiello della Polizia di Stato. Sicuramente non per demerito degli operatori che quotidianamente onorano la propria divisa con la passione e l’amore incondizionato mantenendo alta la professionalità di una specialità che sentono attaccata addosso alla divisa.

Le cause – afferma Paolo Faresin Segretario Provinciale del SAP di Brescia – di un appannamento della specialità unica nel suo genere vanno ricercate in altri luoghi, sicuramente non in chi dedica la vita al servizio dei cittadini e delle istituzioni.

Il nuovo piano Compartimentale di suddivisione delle pattuglie nell’ambito della Provincia di Brescia, mai ufficializzato, di fatto ha cronicizzato le problematiche interne alla Sezione Polizia Stradale di Brescia, ove è stata confermata la scelta di potenziare l’Ufficio Verbali a discapito dei Servizi Operativi impegnati nella copertura dei turni continuativi sia esterni che interni.

La carenza di personale ormai cronica anche alla Polizia Stradale, oltre che in tutta la Polizia bresciana, ha imposto delle decisioni operative che di fatto hanno quasi annullato l’uscita delle pattuglie sul tessuto della viabilità ordinaria dalla Sezione Polizia Stradale di Brescia, gravando l’incombenza della vigilanza stradale sui Distaccamenti della Polizia Stradale di Desenzano del Garda, Iseo e Salo’ che il SAP, per quest’ultimi 2, comprendendone l’importanza strategia in ambito provinciale, non senza difficoltà è riuscito a bloccarne la chiusura sconsiderata.

Un dato significativo su tutti: sui turni serali e notturni, nella maggior parte dei casi (salvo l’organizzazione di un servizio di controllo cosiddetto anti Stragi nel fine settimana), è presente un’unica pattuglia sulla viabilità ordinaria di tutto il territorio della provincia di Brescia, perché viene privilegiata la vigilanza sulla viabilità autostradale da parte delle pattuglie del Distaccamento di Chiari in A35 e del Distaccamento di Montichiari in A21.

Alla Sezione della Polizia Stradale di Brescia, per la carenza di personale e per la scelta di potenziare gli Uffici, oltre a cronicizzare la mancanza di Pattuglie ha creato problematiche all’interno della Sala Operativa per la presenza di un solo operatore radio, che difficilmente riesce a gestire in maniera ottimale tutte le richieste di intervento che giungono soprattutto in occasione di particolari eventi programmati (controlli straordinari nei fine settimana) o imprevisti (gravi incidenti stradali).

Una situazione ormai al limite della gestibilità, ulteriormente aggravata dall’apertura delle scuole, che impegnano il personale della Polizia Stradale per attività sociali certamente meritevoli quali la sensibilizzazione degli studenti per la sicurezza e la prevenzione stradale, anche con il Pullman Azzurro della Polizia Stradale utilizzato anche su tutto il Territorio Nazionale.

Attività sociali lodevoli che portano lustro alla Polizia di Stato e in particolare alla Polizia Stradale, ma a fronte di questo maggior impegno la Polizia Stradale di Brescia non è stata sicuramente potenziata come avrebbe meritato in base all’aumento della rete viaria e dei veicoli in movimento a scapito della sicurezza dei cittadini.

Il quadro, fin qui descritto si implementa con ulteriori difficoltà ad operare per il personale che pattuglia le strade bresciane, per la cattiva gestione delle apparecchiature per la misurazione della Alcolemia. In conformità a quanto stabilito per Legge, gli etilometri sono soggetti a Revisione, ma una migliore gestione avrebbe permesso di evitare, che in tutti
gli Uffici della Polizia Stradale di Brescia restassero a disposizione esclusivamente 2 Etilometri, che per disposizione sono nella disponibilità dei Distaccamenti di Chiari e Montichiari operanti sulla viabilità autostradale. Di fatto, se quest’ultime pattuglie sono impegnate, non rendono l’apparecchiatura disponibile per le pattuglie che operano sulla viabilità ordinaria con le difficoltà che si possono chiaramente intuire nello svolgere il normale servizio ed effettuare gli accertamenti previsti in caso di trasgressione al Codice della Strada.

E’ importante evidenziare –afferma Paolo Faresin- le problematiche connesse al numero unico 112, in collegamento al 118 e alla distribuzione del personale delle Forze di Polizia sul territorio della Provincia di Brescia. La peculiarità della Provincia di Brescia, (unico caso su tutto il territorio Nazionale), si estrinseca nel caso di richiesta d’intervento per incidente
stradale con feriti, allorquando l’operatore del 118 ricevuta la chiamata dall’operatore del 112, oltre ad inviare sul luogo del sinistro gli operatori sanitari, notizia l’operatore della sala radio della Polizia Stradale di Brescia dell’evento. Quest’ultimo dovrà inviare sul luogo operatori per i rilievi del sinistro.

Alcuni anni fa, per l’operatore radio della Polizia Stradale era facile inviare una pattuglia della Polizia Stradale sui luoghi di richiesta d’intervento comunicati dal 118, per l’elevata disponibilità di autovetture e personale. Purtroppo, ad oggi, con la carenza cronica di autovetture, personale e l’effettuazione di servizi obbligatori con posti di controllo fissi o la disponibilità di un’unica pattuglia su turni serali e notturni, in alcune occasioni addirittura
assorbita dalla viabilità autostradale, diventa necessario contattare le altre Forze di Polizia per inviare equipaggi sui luoghi d’intervento, spesso a loro volta impegnate o sottodimensionate nei piccoli comuni. Tutto ciò a discapito degli utenti della strada coinvolti in incidenti stradali a volte anche gravi, che devono aspettare diverse ore l’intervento della
pattuglia della Polizia Stradale.

Diventa quanto prima auspicabile dare seguito alle linee guida imposte dal ex Ministro degli Interni, aprendo un tavolo tecnico presso l’Ufficio Territoriale del Governo per la suddivisione dei compiti, al fine che 118 si occupi esclusivamente dell’invio di personale sanitario su eventi/incidenti stradali, mentre la Polizia Stradale si occupi della vigilanza stradale e dei rilievi di sinistri stradali, esclusivamente sulla viabilità autostradale e sulle arterie principali, quindi fuori dai centri abitati e dalla viabilità secondaria prerogativa
rispettivamente delle altre Forze di Polizia.

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