Il tanto temuto blocco del traffico a causa dello smog non ci sarà. Almeno per stavolta. Il vento, infatti, ha graziato la città di Brescia, riportando il livello di Pm10 rilevato dalle centraline sotto la soglia di legge (50 microgrammi per metro cubo d’aria) dopo diversi giorni di sforamento.
In particolare, per la città, la centralina del Broletto è passata in un solo giorno (da martedì a mercoledì) da 74 microgrammi a 37, mentre quella dell Villaggio Sereno da 75 a 39. Ma il dimezzamento si è verificato anche a Rezzato, dove si respira l’aria peggiore della Provincia soltanto due giorni fa si era sfiorata quota 100, con 84 giorni di sformaneto annuale contro i 35 concessi dalla Ue.
Alla luce di questo improvviso calo non scatteranno le nuove limitazioni previste dalla legge regionale. Ma restano in vigore quelle ssui vecchi diesel. E rimane l’allarme per una situazione che non sembra far sperare in un miglioramento definitivo.
Non a caso, con una nota inviata poco fa, Legambiente Lombardia parla di “silenzio assordante dal fronte istituzionale sui livelli di inquinamento in salita nell’ultima settima” e sottolinea che “quasi tutte le province lombarde superano i livelli giornalieri previsti dalla normativa internazionale e rientrano già nelle limitazioni previste dall’accordo del bacino padano”. Una situazione che potrebbe anche peggiorare col Natale.
“La Lombardia – sottolineano ancora gli ambientalisti – deve essere più coerente e lavorare per ridurre le emissioni in atmosfera prodotte dal traffico veicolare e dal riscaldamento domestico. Una priorità che deve abbracciare anche il lato degli investimenti e degli interventi per mettere i cittadini in condizioni di muoversi meglio senza inquinare e ridurre la quantità di energia per riscaldare le proprie abitazioni”.