Sant’Eufemia: un antico borgo, una galleria d’arte | MOSTRAMI UNA MOSTRA/ 63

I negozianti del quartiere di Sant’Eufemia hanno dato vita ad un grande presepe pittorico lungo Via Indipendenza, la strada principale che attraversa il borgo

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Un presepe sulla via / Via Indipendenza / Borgo di Sant’Eufemia a Brescia, foto BsNews (Enrica Recalcati)
Un presepe sulla via / Via Indipendenza / Borgo di Sant’Eufemia a Brescia, foto BsNews (Enrica Recalcati)
Enrica Recalcati, opinionista di BsNews.it
La scrittrice Enrica Recalcati, opinionista di BsNews.it

di Enrica Recalcati – Natale. Guardo il presepe scolpito, / dove sono i pastori appena giunti / alla povera stalla di Betlemme. La prima strofa della bella poesia di Salvatore Quasimodo mi carica di ricordi e di belle immagini relative al Natale. Con questo spirito i negozianti del quartiere di Sant’Eufemia hanno dato vita ad un grande presepe pittorico lungo Via Indipendenza, la strada principale che attraversa il borgo.

Si tratta della prima edizione, dove shopping e arte si sposano per decorare le botteghe e invitare i cittadini ad una riflessione importante nei giorni che ci accompagnano all’evento del Natale. Un percorso espositivo di quaranta tavole che arricchiscono le vetrine delle botteghe del borgo. Un antico borgo, quello di Sant’Eufemia, dove le case, le strade e i negozi raccontano una storia umanamente fervida, di gente operosa e gentile, di solidarietà tipica delle piccole realtà dove conoscendosi tutti, tutti sono pronti a collaborare per migliorarsi. Laura Corsini, Teresa Pedretti, Mauro Merlini, Cinzia De Carli, col patrocinio dell’assessore al Commercio Walter Muchetti, riuniti in una associazione e con l’aiuto creativo del maestro Marco Fortunato, hanno realizzato un progetto ambizioso e gradevole.

Dall’8 dicembre all’8 gennaio, in Via Indipendenza, si potrà visitare una mostra a cielo aperto dove, per “Un presepe sulla via”, quaranta artisti appartenenti a varie realtà artistiche cittadine espongono su pannelli 1,80×62 cm. il loro modo di sentire il Natale. Parallelamente all’iniziativa artistica anche una sociale, per cui con una spesa minima di 10 euro in una delle botteghe del borgo, si potrà ritirare fino al 17 dicembre un biglietto della lotteria. Il biglietto vincitore sarà estratto il 21 dicembre e varrà 2000 euro da spendere, cinquanta euro per volta, in tutte le botteghe associate. «Questa lotteria, che facciamo da anni, ci rende orgogliosi, perché spesso si ha l’occasione di aiutare persone in difficoltà!» mi racconta Teresa Pedretti, tabaccaia e vicepresidente dell’associazione. Il percorso termina nella Chiesa sconsacrata di San Giacinto dove troneggia una natività su carta dal sapore particolare. Si tratta infatti di un lavoro a quattro mani realizzato dal prevosto di sant’Eufemia Don Giovanni Leni che disegnò il quadro che poi venne dipinto dal tipografo Daniele Forlini, personaggio storico del borgo. I pannelli sono realizzati con tecniche diverse ed esprimono differenti modalità di sentire il Natale.

Ogni opera racconta, insieme alla natività, storie personali, molteplici sensibilità artistiche, tutte ricche di significati importanti. Mi soffermo a guardare. La tavola di Mira Scaroni, l’angelo Chiara fisicamente imperfetto, ma bellissimo nel suo significato e nell’intento di ricordare nella preghiera l’omonima nipote con problemi di salute. Il lavoro tridimensionale di Elio Uberti, con le sue stesse mani riprodotte realisticamente, offre, come cita il titolo “Il dono più grande”, il suo cuore, per riconoscenza, come simbolo di amore totale. Marco Fortunato e gli allievi della sua scuola d’arte riproducono una natività particolare, con personaggi reali, dove gli stessi artisti si ritraggono vicendevolmente. Gino De Lorenzi con “Passaggio obbligato in Palestina”; Piero Ciccociopo con un originale “È Natale anche in Polinesia”; Adiano Zordan con “Il Natale di antico sapore”; l’associazione Fobap con “Sosta” per ricordarci che alla disabilità non manca la creatività.

Il Natale deve aiutarci a vincere la sfiducia e deve aiutarci a sperare, per rinascere e quindi ricominciare.

Ma come? In che modo il Natale può operare tale cambiamento?

Bisogna rinascere ripensando ai principii, con tutte le energie, per ripartire da capo e riprendere la costruzione della nostra vita personale, della nostra vita familiare, della nostra vita sociale e civile.

Il segreto è attivare un Natale perenne che ci permetta di celebrare ogni giorno il nostro Nuovo Natale , di giovinezza e stupore, di passione per il bello, il giusto, il pacifico.

Alla realizzazione della mostra hanno collaborato i seguenti artisti:

Laura Baronio, Laura Massardi, Mino Raul Colombo, Elena Manfredini, Manuela Marziali, Vincenzo Farina, Augusto Bitonte, Elio Uberti, Laura Benedetti, Nerino Flegoni, Lia Fantoni, Giovanni Pollini, tutti artisti Aab; Aurelio Nolli, Erica Gosio, Pino Busacchini, Tiziana Cherubini, Piero Ciccociopo, Gino De Lorenzi, Francesca Adamo, Elena Allievi, Sfa Fobap, Rossana Romano, Mira Scaroni, Alberto Cunego, Maria Alborghetti, Livia Giovanna Marpicati, Adriano Zordan; Marco Fortunato, Elisabetta Squassina, Pietro Galbiati, Fiorella Magni, Singh Jaswant, Serena Veduello, Carlo Baita, Gloria Foletti, Caren Maria Velasquez Aluarez, Svetlana Sabadash, artisti della scuola Fortunato.

LA SCHEDA

Un presepe sulla via

Via Indipendenza

Borgo di Sant’Eufemia a Brescia

Fino all’ 8 gennaio 2019.

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Il Museo delle Armi, un pezzo di storia bresciana | MOSTRAMI UNA MOSTRA / 62

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