Verona, l’aeroporto vola, ma su Montichiari è silenzio… tombale

I vertici della società di gestione annunciano una forte crescita dei passeggeri, ma non dicono nulla sull'andamento del Gabriele D'Annunzio

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L'aeroporto Gabriele D'Annunzio di Montichiari
L'aeroporto Gabriele D'Annunzio di Montichiari

Bilancio molto positivo, sul fronte dei passeggeri, per l’aeroporto Catullo di Verona. A dirlo è una nota inviata nelle scorse ore dalla società di gestione, che rivendica il fatto che lo scalo abbia “il tasso di crescita più alto tra gli aeroporti del Polo del Nord Est”.

Nel solo novembre, si legge, l’aeroporto scaligero ha fatto volare 179mila persone, il 18 per cento in più dello stesso mese del 2017. Mentre da gennaio a novembre il volume dei passeggeri è stato di 3.259.000 persone, con un incremento dell’11 per cento.

Il comunicato è completato – secondo rito – dalle dichiarazioni, ovviamente cariche di entusiasmo, dei vertici di Save e di Catullo. Peccato che dell’aeroporto Gabriele D’Annunzio di Montichiari, controllato proprio da Verona, non si faccia alcuna menzione. Un silenzio rilevato anche da alcuni media veronesi.

Dalla sua nascita lo scalo monteclarense è alle prese con una crisi di passeggeri senza fine.  Negli anni si sono alternate promesse di ogni genere e più d’uno, a Brescia, ha posto il dubbio che a Verona manchi una vera volontà di rilanciare davvero Montichiari. A smentire i critici potranno essere soltanto i i fatti. Nel frattempo – in attesa dei dati sul D’Annunzio – il silenzio appare quasi… tombale.

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