Aria malata, la Lega protesta con uno striscione in consiglio

L'accusa: il rapporto annuale di Ispra che calcola il livello di Pm10, non lascia adito a grossi fraintendimenti circa lo stato di salute dell’aria di Brescia

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Massimop Taccono, Lega
Massimop Taccono, Lega

“Un quadro impietoso, che tratteggia una situazione allarmante per la qualità dell’aria bresciana e fa a pugni con le dichiarazioni del Sindaco Del Bono.” Lo affermano in una nota il Capogruppo Massimo Tacconi, Michele Maggi, Consigliere comunale della Lega e membro della Commissione Ambiente di Palazzo Loggia e Gianpaolo Natali, Presidente della Commissione Bilancio del Comune di Brescia. Che con i colleghi di Palazzo Loggia si sono resi protagonisti di una singolare protesta, esponento uno striscione con scritto “Cambiamo l’aria davvero” durante la seduta del consiglio comunale di oggi.

“È chiaro ed evidente che portando il tema dell’ambiente ad essere strumentalizzato e politicizzato – puntualizza il Capogruppo Tacconi – si rischia, come successo, di ‘schiantarsi contro un muro’ ed è evidente che i risultati sono tutt’altro che lusinghieri. Auspichiamo che il tema dell’ambiente sia trattato in modo trasversale ed è chiaro e lampante che quello che è stato fatto fino ad oggi non è sufficiente. Penso che il tema dell’ambiente sia da mettere tra i primi punti nell’agenda dell’Amministrazione e che dovrà essere condiviso con l’opposizione e la città, e non più argomento solo da campagna elettorale.

Il rapporto annuale di Ispra – aggiunge Maggi – che calcola, fra le altre cose, il livello di Pm10, non lascia adito a grossi fraintendimenti circa lo stato di salute dell’aria di Brescia. Tutto ciò con buona pace del goffo tentativo di scarica barile operato nelle ultime ore da parte della Loggia, dove si afferma nella sostanza come la colpa di tutto sarebbe da imputarsi a Rezzato. Ammesso e non concesso che questo sia vero, ciò servirebbe solo a rimbalzare le responsabilità della disastrosa situazione sulla cosiddetta ‘Giunta dei sindaci’, fallimentare esperimento di Del Bono, che fra le altre cose non fatte, aveva anche l’obiettivo di migliorare la situazione ambientale della Città e del suo hinterland. Ciò detto, come già ribadito nei giorni scorsi, chiediamo che ci si prenda le proprie responsabilità, piantandola una buona volta di accampare scuse. Bisogna mettere in atto azioni che siano davvero concrete, a partire dell’anticipare la decarbonizzazione della centrale policombustibile, prevista per il 2022, un impianto che, come noto – conclude Maggi – produce una grossa quantità di Co2 e certamente non contribuisce alla salubrità dell’aria bresciana.”

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1 COMMENT

  1. Giuste le osservazioni di Maggi: il nostro teleriscaldamento funziona ancora a gas, mentre l’energia elettrica, che serve non solo per gli usi soliti ma anche per far funzionare gli impianti singoli di teleriscaldamento è alimentata per il 40% dal termoutilizzatore. Quindi, anche qui, non ci siamo ancora sulla tanto sbandierata energia verde… L’inquinamento comunque c’è e non scende. Ma bisogna aumentare il numero degli abitanti della città, bisogna incrementare tutto. Certo. Non si calcola che più popolazione significa più inquinamento? Ma, in nome del progresso e della crescita, bisogna sempre aumentare, aumentare, aumentare…. Concludo dicendo che comunque anche la lega, sulle soluzioni, non ha mai brillato e mai risolto nulla. Tant’è che quando è all’opposizione tuona contro il termoutilizzatore e la metro, quando è maggioranza invece trova una soluzione accomodante, di democristiana memoria, del far funzionare ciò che c’è…. Con tutte le conseguenze in termini economici e ambientali che vediamo….

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